TERNI - In Umbria il 26,59% degli edifici scolastici necessita di manutenzione urgente. E' uno dei dati che emerge da Ecosistema scuola, indagine sulla qualita' delle strutture e dei servizi scolastici realizzata da Legambiente. Situazione ''sufficientemente tranquilla'', invece, secondo Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria.

Secondo la rilevazione - della quale riferisce l'associazione ambientalista -, ''solo'' il 17,92% degli edifici e' costruito con criteri antisismici e il 60,12% possiede il certificato di agibilita'. L'indagine di Legambiente intende restituire una fotografia degli investimenti degli enti locali per la sostenibilita' e la sicurezza degli edifici scolastici. Vi hanno partecipato 91 Comuni. Terni si e' piazzata al decimo posto, Perugia al 47/o.

I dati presentati sono relativi al 2010 e sono stati raccolti tramite questionario. Secondo Legambiente la differenza tra i due capoluoghi di provincia umbri e' dovuta sostanzialmente al fatto che le scuole ternane hanno performance migliori per quanto riguarda le buone pratiche di gestione sostenibile e la sicurezza degli edifici.

Da Ecosistema scuola emerge quindi che delle 173 scuole dei due citta' ''solo'' 12 sono quelle costruite tra il 1990 e il 2009 e che 11 risultano edificate con criteri antisismici, mentre le altre sono vecchie di oltre 20 anni. Il 92% e' dotato di giardini e il 11% di palestre.

In base all'indagine Ecosistema scuola la maggiore sicurezza si registra a Terni, dove tutti gli edifici hanno avuto il collaudo statico e l'idoneita' statica. Dato considerato negativo e' quello relativo all'accessibilita' e agli interventi svolti per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Solo in 43 scuole su 173 sono state eliminate e il 71,68% degli edifici ha i requisiti previsti dalle norme per quanto riguarda l'accessibilita'.

Anche per i servizi la citta' di Terni primeggia su Perugia: nelle scuole ternane si mangiano piu' pasti biologici e la meta' ha a disposizione la cucina interna. I pasti in Umbria pero' vengono ancora somministrati per circa il 20% utilizzando piatti di plastica o di carta e il 30% delle scuole non usa acqua di rubinetto.

Per quanto riguarda le altre azioni ecocompatibili Legambiente segnala che oltre il 60% delle scuole umbre fa la raccolta differenziata della plastica, il 55% del vetro e il 97% della carta. Sono invece meno attente alla raccolta di toner e cartuccie per stampanti fatta solo nel 19 % dei casi. Il 75% usa fonti d'illuminazione a basso consumo e solo il 3,47% utilizza fonti di energia rinnovabile.

''La scarsita' delle risorse a disposizione sicuramente e' il limite maggiore che non permette di avere edifici scolastici adeguati e sicuri - commenta Alessandra Paciotto presidente di Legambiente Umbria - e comunque ci troviamo nella nostra regione in una situazione sufficientemente tranquilla. E' necessario pero' che siano garantite organicita' e stabilita' delle risorse, perche' l'edilizia scolastica divenga terreno di riqualificazione e gestione edilizia di eccellenza, attenta alla sostenibilita' e alla vivibilita' anche formativa dei luoghi dove ogni giorno vivono i cittadini piu' giovani. Occorre quindi intervenire in tempi brevi in quel 36% gli edifici che necessitano di interventi di manutenzione urgenti e individuate le risorse per mettere in sicurezza tutte le altre''.
 

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