(Di Ciuenlai) - Sembra proprio che il Partito Democratico in Umbria viva la sua crisi più nera. Sarà perchè a Terni è messo (dicono a Napoli) “Come i topi il giorno che piovettero gatti”, sarà perchè a Perugia ormai del Pd è rimasta solo la scritta in Piazza della Repubblica, sarà perchè ogni elezione qualche  comune di centrosinistra passa alla concorrenza, sarà per questo o per quell'altro, ma questo partito, dalle nostre parti, non hai mai goduto di così “cattiva stampa” come oggi.  

La cartina di tornasole è la festa  regionale dell'Unità . Una volta era l'avvenimento politico centrale dell'estate. Adesso sembra diventata il bersaglio preferito di delusi e avversari. Non appena sulla rete è apparso il materiale pubblicitario, sulle pagine ufficiali , su quelle condivise e sui post di informazione, il Web si è scatenato, scaricando centinaia e centinaia di critiche, di sfottò e, purtroppo, anche di insulti, che non possono che suscitare la nostra ferma condanna.

Sono soprattutto i delusi della sinistra e del Pd a farla da padroni. Bocciano la linea politica renziana ; ”Che Cavolo avete da festeggiare? La riforma costituzionale? la buona scuola, l'abolizione dell'articolo 18, lo ius soli (promesso e non concesso), la legge elettorale, la riforma Fornero votata anche dal pd?”, l'interclassismo di democristiana memoria “Dovreste ricominciare pure a rappresentare qualche categoria.. oltre i pensionati da quarantanni ...un tempo rappresentavate noi operai..ma un tempooo!!!!!.Siete peggio della Dc di una volta....anzi....siete proprio la DC”, il distacco dall'elettorato tradizionale “La gente che oggi non vi puo' vedere e' quella che un tempo vi votava . Presente!, “A forza di partenze e ripartenze vi siete giocati l'elettorato! !..non siete più credibili”.

Di fronte a questo oceano di attacchi,  qualcuno ha timidamente provato a prendere le parti del povero Pd : “Governare è difficile, scegliere è divisorio! Chi non fa, non sbaglia mai! Chi fa, può essere giudicato sui fatti, chi non fa, solo sulle chiacchiere. Noi ci siamo, con le nostre scelte e con i risultati che le stesse producono e che potete giudicare...si può fare di più e meglio, sicuramente! Noi ci siamo anche per correggere i nostri errori...e ritengo che non sia poco!”. “

Mal gliene incolse” perchè  è stato subito sommerso da un Tsunami di critiche : “ma ancora c'è chi crede nel PD ?”, “pd...la festa stà finendo”, “E' stato proprio il pd,a fotterci con l' aiuto del nano malefico”, “ Haaa,, festeggiano gli esuberi delle fabbriche.!. TIPO LA PERUGINA. Fabbrica Storica dell "Umbria. Finita!!!!!!!!!” , “Parlateci di Alfano del vostro nuovo alleato”.

L'uragano non si è fermato alla politica nazionale e ha investito anche le questioni locali : “Nuovo progetto? Grazie, ma visti i risultati delle precedenti scritture è bene che vi dedicate a risollevare le feste dell'unità almeno se fate danni è roba vostra, invece i danni alla regione sono anche roba nostra”, “Ancora non vi arrendete di fronte ai danni che avete fatto insieme alle vostre amiche opposizioni? Gli umbri non sono così pecoroni come credete”, “Dopo oltre mezzo secolo che gestiscono l'Umbria riconoscono il loro fallimento e presentano un nuovo progetto per l'Umbria complimenti!”,  “Governate da una vita.... Ma cosa volete riscrivere? “.

Ma la cosa che ha toccato di più le corde degli Umbri è la chiusura temporanea della FCU. Nonostante la cosa avvenga per lavori di ammodernamento (la riapertura è prevista tra un anno), il sentimento generale vive l'evento come una fine. E questo la dice lunga sul grado di credibilità di governanti e maggioranze al potere. Alcune delle tante proteste :  “I vostri progetti  fanno pena....uno in particolare? La Fcu”, “Grandi risultati...compresa Fcu, Il trenino regionale che va a 30 orari”,  “Anni fa avevate fatto le carrozze nuove dove sono finite?”,  “F C U .....bisogna festeggiare”, “Ma che hanno da festeggia....???”, “Per usare una parola ricorrente in questo periodo....hanno bruciato tutta l'Umbria....ora anche la centrale umbra”, “ Pensassero alla FCU chiusa invece che alle feste!!!..!!”. 

E infine al popolo della rete non sta bene neanche l'ubicazione della festa a  Castiglion del Lago : "La direzione regionale ha deciso di investire sul territorio più amico politicamente .... ormai evitano Perugia come la peste, chissà come mai”,   “Sempre più lontani da Perugia... È diventata off-limits”, “ Sarà come a Cesena che facevano i dibattiti alle sedie vuote e i volontari hanno fatto sega, sarà una bella festa”, “Pian di Massiano è troppo grande per 4 gatti”. L'anno scorso le critiche investirono il volume delle festa, considerata troppo piccola per la storia del Pd, stavolta investono tutto. Segni di declino crescono.

 

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