TREVI - "Siamo qui per ripristinare la correttezza delle informazioni e per tranquillizzare la popolazione: il territorio di Trevi è sano, il comune è un ente certificato Emas che ha fatto della tutela paesaggistica e ambientale un tratto caratterizzante della propria attività investendo risorse e strategie in politiche ambientali innovative che hanno portato alla città numerosi riconoscimenti nazionali.”

Così il sindaco Bernardino Sperandio aprendo la conferenza stampa indetta “al fine di ripristinare una corretta informazione sullo stato dell’arte del progetto di bonifica e riqualificazione ambientale del reticolo idrografico del fiume Clitunno a seguito dell’incidente della Umbria Olii di Campello; Sperandio ha ribadito come siano prive di qualsiasi fondamento le illazioni fatte ad uso di propaganda elettorale circa presunte contaminazioni di terreni agricoli e pericoli per la salute dovuti ad una paventata tossicità dei fanghi tolti dall’alveo del Clitunno e depositati sulla riva, un maldestro tentativo di lucrare visibilità in prossimità delle regionali, fatto a danno di quegli agricoltori che producono ortaggi nelle nostre canapine e dell’immagine della città. I prelievi effettuati dall’Arpa ed esaminati dal Noe infatti confermano la non pericolosità del materiale e il suo riutilizzo."

I lavori procedono regolarmente secondo il crono programma approvato e condiviso con il Consorzio di Bonificazione Umbra, la Provincia di Perugia, la Regione Umbria in collaborazione con l’Arpa, il Noe, il Corpo forestale dello Stato  e l’Università degli Studi di Perugia, progetto che prevede un intervento mosaicizzato su due annualità al fine di rispettare il ciclo della flora e della fauna così come ampiamente illustrato nell’incontro pubblico di presentazione dell’inizio lavori.

Il sindaco ha precisato come "la situazione sia assolutamente sotto controllo, costantemente monitorata dagli organi preposti che hanno già accertato la regolarità delle procedure ed il rispetto delle normative ambientali, e soprattutto che non esistono pericoli di alcun tipo per la popolazione, tanto che i fanghi non sono considerati nemmeno rifiuti, ma classificati  terre da rocce da scavo e come tali idonei anche ad un eventuale reimpiego. Tuttavia il Consorzio, su richiesta del Comune di Trevi e su indicazione dell’Arpa, sta effettuando ulteriori indagini di natura microbiologica e chimica ancor più approfondite al fine di sgombrare il campo da qualsiasi altra illazione, che verranno rese note appena pronte."

Oltre al primo cittadino trevano erano presenti la direttrice del consorzio di bonificazione Candia Marcucci, l’ingegnere direttore dei lavori di riqualificazione Marco Ceccarelli, il responsabile dell’ufficio ambiente e l’assessore alle politiche ambientali di Trevi rispettivamente Stefania Moccoli e  Silvia Borasso.

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