CGIL, CISL e UIL dell’Umbria, insieme alle categorie FILCTEM, FEMCA e UILCEM, hanno incontrato il Sindaco Wladimiro Boccali ed il Direttore dell’ATI 2 Angela Maria Moriconi, sulla questione della nuova società di scopo in Umbra Acque.
Anche in questo incontro, così come con gli altri Sindaci incontrati e proprietari per il 60% della parte pubblica del soggetto gestore, le organizzazioni sindacali hanno ribadito la loro contrarietà al progetto presentato a Novembre 2010 dal CDA di Umbra Acque S.p.a.

Il sindacato ha voluto ripuntualizzare che la concessione per il servizio idrico integrato, dalla captazione alla distribuzione, fino al rilascio delle acque depurate, è stato concesso ad Umbra Acque S.p.a, attraverso gara ad evidenza pubblica, in via esclusiva per 25 anni e che questa scadrà nel 2027. Tale concessione è regolata dal Disciplinare di Convenzione.
Su questa base e considerando che l’azienda non ha problemi di bilancio economico, è stata ribadita l’inopportunità di procedere allo smembramento organizzativo attraverso la esternalizzazione di importanti filoni di attività di servizio e del patrimonio costituito: dalle sedi logistiche, ai mezzi d’opera, alle attrezzature, che Umbra Acque, attualmente proprietaria, affitterebbe dalla società di scopo Srl. che ne diventerebbe, gratuitamente, proprietaria.

Questa operazione, secondo il sindacato, non porta né all’efficientamento organizzativo, né tantomeno alla razionalizzazione dei costi necessari al contenimento della tariffa, mettendo invece a rischio la gestione interna dei servizi e spingendo verso la esternalizzazione delle attività e, nel tempo, verso la perdita di alcune decine di posti di lavoro.
Non convince affatto le organizzazioni sindacali il principio di rispondere alla logica del libero mercato in un settore strategico e di vitale importanza e assegnato per concessione.

Il sindaco Boccali ha condiviso le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali ed in virtù del ruolo di Presidente dell’ATI 2 ha affermato che va salvaguardata Umbra Acque come punto di eccellenza nella gestione del servizio idrico integrato, all’interno dei 38 Comuni proprietari della quota pubblica. Ha inoltre condiviso con il sindacato, l’idea di individuare azioni che possano mettere a fattore comune alcuni servizi su una dimensione territoriale più ampia. Scelta essenziale se si vogliono cogliere obiettivi di razionalizzazione dei costi, per meglio garantire tariffe contenute ed investimenti certi in un settore strategico come quello del sistema idrico.

Il sindaco di Perugia ha anche affermato che non sarebbe accettabile un’idea di duplicazione di Consigli di Amministrazione (poltrone) e che anzi sarebbe casomai necessario eliminare tutti quelli, che senza alcuna utilità, gravano come costi sulle tariffe dei cittadini.
Boccali si è impegnato a far sì che le relazioni sindacali possano essere ripristinate e si possano promuovere fasi di incontri per garantire ad Umbra Acque una funzionalità su progetti che siano condivisi con le organizzazioni sindacali di categoria.

CGIL CISL UIL
FILCTEM FEMCA UILCEM
UMBRIA
 

Condividi