Umbra Acque approva il bilancio
Un patrimonio netto che supera i 71 milioni di euro e un volume di investimenti realizzato di 35,6
milioni di euro, il livello più alto nella storia della società, inclusivo anche di importanti finanziamenti
Pnrr che hanno premiato il rigore gestionale e le scelte di sostenibilità: dati che corrispondono a una
media di 73 euro per abitante, superiore a quella italiana. Sono alcuni dei risultati che caratterizzano
il bilancio del 2023 di Umbra Acque, atto approvato martedì 9 luglio all’unanimità per il settimo anno
consecutivo dall’Assemblea dei Soci (19 i presenti in rappresentanza dell’89% del capitale sociale).
“In occasione dell’Assemblea– afferma il presidente Filippo Calabrese - è stato presentato per il
quinto anno consecutivo, in coincidenza con la certificazione per la parità di genere, anche il Bilancio
di Sostenibilità. Da esso si evincono, appunto, le azioni di sostenibilità sociale, ambientale ed
economica realizzate dalla società, che ha distribuito ai propri stakeholder, in molteplici forme, oltre
104 milioni di ricchezza prodotta prevalentemente sul territorio servito. Continuo è stato l’impegno
di Umbra Acque nell’efficientamento della gestione operativa e della qualità del servizio reso
all’utenza grazie a sistemi di approvvigionamento sempre più interconnessi fra loro: per il secondo
semestre del 2023 – aggiunge Calabrese - le indagini di customer satisfaction (qualità percepita)
hanno attestato il miglior livello di soddisfazione della clientela in assoluto nel tempo, pari al 94,9%,
confermato dalle verifiche Arera sulla ‘qualità contrattuale’ (qualità effettiva)”.
“Dopo un 2022 stravolto dallo straordinario incremento dei costi energetici e dalla corsa al rialzo
dell’inflazione – spiega l’amministratrice delegata, Tiziana Buonfiglio - la gestione si è avviata verso
una lenta normalizzazione e gran parte degli squilibri stanno progressivamente rientrando, riuscendo
comunque a confermare il posizionamento della nostra società a livello regionale quale operatore
leader nel settore idrico per efficienza, sostenibilità e modernità. Uno dei principali risultati di questa
intensa attività, è stato il tema sensibile della riduzione delle perdite idriche di rete, dal 53% del 2018
al 42,87% del 2023, con l’obiettivo del 35% medio nel 2026. Qualche numero infine del 2023 a
conferma della vocazione all’impresa sostenibile – conclude l’Ad -: 750 mila metri cubi di acqua
recuperata, 123 mila alberi per il contenimento delle immissioni inquinanti nell’atmosfera, 6.500 ore
di formazione ai dipendenti, 15 milioni di finanziamento green garantito da Sace”
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