Umbertide. Scheda Tecnica valorizzazione aree Sic Torrente Nese e Monte Corona
Il sito di interesse comunitario o Sito di Importanza Comunitaria (SIC) è un concetto definito dalla direttiva comunitaria n. 43/92, Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche nota anche come Direttiva "Habitat”, recepita in Italia a partire dal 1997.
In ambito ambientalistico il termine è usato per definire un'area:
che contribuisce in modo significativo a mantenere o ripristinare una delle tipologie di habitat definite negli allegati della Direttiva Habitat
che può contribuire alla coerenza della rete di Natura 2000
e/o che contribuisce in modo significativo al mantenimento della biodiversità della regione in cui si trova.
In Italia, a dicembre 2012 risultano censiti 2.299 siti d'interesse comunitario. In Umbria i SIC sono 99.
Con delibera del Consiglio comunale di Umbertide n. 74 del 28 settembre 2011 è stato chiesto alla Regione Umbria l’ampliamento del SIC IT 5210015 “Valle del Torrente Nese”. La Regione, con delibera della Giunta regionale n. 404 del 16 aprile
2012 pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n. 21 del 16 maggio 2012, ha aderito alla richiesta e avviato la procedura per il riconoscimento definitivo del pSIC “Valle del Torrente Nese e Monti Acuto – Corona” presso il Ministero dell’Ambiente.
Il territorio interessato dal progetto è costituito dall’insieme del sistema collinare posto a Ovest del centro abitato di Umbertide. In questo ambito esiste già una tutela costituita dal SIC IT5210015 - Valle del Torrente Nese e dell’apposizione del vincolo paesaggistico (a norma della legge n. 1497/1939).
Il Consiglio comunale ha ritenuto di ampliare l’area di interesse del SIC ricomprendendo l'intero massiccio di Monte Corona, Monte Acuto, la Valcinella e Monte Saldo. Il nuovo ambito del pSIC si estende per circa 36 kmq.
SITI IN INTERESSE
Castellieri e aree votive del VIII-VII sec. a.C.
Fortificazioni di epoca medievale, sia in forma di castelli che di borghi fortificati (Polgeto, Santa Giuliana, Galera, Monestevole,)
La badia di San Salvatore di Monte Acuto (XI sec.) ed eremo di Monte Corona (XVI sec.) e varie altre chiese diffuse nel territorio
Viabilità romana e medievale
Aree boschiva di Monte Corona, di notevole interesse botanico;
Nell’area SIC sono presenti quattro grandi cave, due attive con concessione in corso di esaurimento, e due ormai abbandonate da anni. Esse, pur rappresentando un limite alla qualità ambientale e paesaggistica, sono utili ad evidenziare le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio.
GLI OBBIETTIVI DEL PROGETTO
Accrescere e migliorare la fruizione dell’area raggiungendo determinati standard di godibilità generalizzata che permetta di elevare la qualità del territorio in esame e di renderlo più adatto alle esigenze degli utenti stimolando una integrazione sana tra uomo e ambiente.
Offrire una vasta gamma di possibilità in modo tale da esaudire esigenze specifiche e permetterne la fruizione ad un target molto ampio: bambini, studiosi, anziani, famiglie, studenti, turisti, persone diversamente abili.
L’idea è quella di realizzare percorsi naturalistici tematici:
sentieri didattici rivolti agli studenti e ai ragazzi;
un “sentiero per tutti” rivolto agli anziani, ai diversamente abili, alle mamme con i passeggini e ai bambini;
sentieri storico-religiosi, archeologici e geologici;
sentiero formativo che riassume le caratteristiche principali di tutta l’area di interesse
I percorsi naturalistici saranno forniti di bacheche informative, aree di sosta attrezzate e torrette di avvistamento per il bird watching nei luoghi più adatti. La segnaletica conterrà molte informazioni per la scelta dei percorsi fra cui: tempi di percorrenza, dislivello, lunghezza, e sarà posta nei punti di interesse.
I sentieri saranno interamente ciclabili e dotati di colonnine attrezzate per la manutenzione. Nel progetto sarà valutata la possibilità di inserire aree pic-nic ed un’area campeggio. Il Centro Mola Casanova diverrà il Centro di documentazione dell’area protetta. Il fruitore potrà reperire materiale interattivo e/o cartaceo per conoscere l’offerta dell’area, i servizi di cui dispone, la sentieristica e la godibilità.
METODOLOGIA
Le azioni da compiere per la realizzazione del progetto avranno come punto di forza il rispetto dei luoghi. Lo sviluppo dell’area avverrà in modo sostenibile, salvaguardando il patrimonio ambientale e potenziando il legame dell’uomo con il territorio.
Si partirà da quello che già esiste per migliorarlo e ampliarlo conservando la natura dei luoghi. Gli interventi saranno mirati e puntuali, studiati in ogni dettaglio per garantire una maggiore fruibilità senza ripercussioni negative sulla flora e la fauna locali.
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