Umbertide-PG. Chiesa Santa Maria Pietà riapre dopo restauro con fondi terremoto
Dopo circa un anno di lavori ieri pomeriggio è stata riaperta al culto la Chiesa di Santa Maria della Pietà. Non solo l'intera parrocchia di Santa Maria ma anche gran parte della comunità umbertidese ha voluto prendere parte alla messa di riapertura al culto e di dedicazione del nuovo altare celebrata dal vescovo monsignor Mario Ceccobelli, accompagnato dal parroco padre Francesco Bergomi e da padre Bruno Ottavi, ministro provinciale dei Frati Minori dell'Umbria, insieme ai rappresentanti delle parrocchie umbertidesi.
Ma all'evento hanno preso parte anche le autorità civili, con il sindaco Giampiero Giulietti e la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini in prima fila a sottolineare l'importanza che la Chiesa di Santa Maria della Pietà riveste non solo per i fedeli ma per l'intera comunità umbertidese oltre che per il patrimonio storico e culturale dell'Umbria.
“Oggi è un giorno speciale perché viene restituita alla collettività una chiesa a cui siamo tutti un po' legati per quello che ha rappresentato e rappresenta per Umbertide – ha detto il sindaco Giulietti – Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la riapertura di Santa Maria della Pietà, punto di riferimento della nostra comunità”.
“Soltanto qualche giorno fa l'Umbria ha ricordato il 15esimo anniversario del sisma del 26 settembre del 1997 e come sia stato possibile affrontare l'emergenza e superare le difficoltà– ha affermato la presidente Marini – il terremoto ha provocato morte e distruzione ma ha anche messo in luce la buona amministrazione della Regione che con la legge 32/98 ha consentito il recupero del nostro patrimonio edilizio del quale il terremoto aveva messo in evidenza tutta la sua fragilità. E' grazie a quella legge che è stato possibile recuperare la Chiesa di Santa Maria della Pietà che oggi viene restituita non solo alla comunità umbertidese ma anche al patrimonio storico e culturale dell'Umbria”.
La Chiesa di Santa Maria della Pietà è stata oggetto di un intervento di restauro e risanamento conservativo che ha visto il consolidamento delle fondazioni e delle pareti, il rifacimento delle strutture portanti della copertura e delle pavimentazioni, il restauro degli altari in pietra serena e delle cappelle laterali e il rifacimento ex novo dell'altare maggiore, costituito da un'imponente pietra di 43 quintali di peso. Il progetto è stato realizzato dallo Studio di architettura Raschi Francesco mentre i lavori sono stati affidati alla ditta Edilfaramelli che si era già occupata del restauro del convento, inaugurato esattamente un anno fa. L'intero intervento è costato 650.000 euro di cui 500.000 stanziati dalla Regione Umbria con i fondi del terremoto (legge 32/98) e 150.000 dalla Diocesi di Gubbio.
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