E' calato il sipario sulla Fratta dell'800. Ieri sera in piazza Matteotti (e poi, a causa della pioggia, nella sala Consiglio del palazzo comunale) il sindaco Marco Locchi, insieme al regio prefetto, alias il direttore artistico della festa Achille Roselletti, accompagnati dalle note della banda cittadina e della Fanfara dei bersaglieri, hanno salutato l'edizione 2013 della rievocazione storica che quest'anno ha coinciso con il 150esimo anniversario di Umbertide e, insieme ad Adriano Bottaccioli, organizzatore del concorso gastronomico “Piatto dell'anno” e al presidente di giuria Angelo Valentini, hanno consegnato i premi alle taverne vincitrici.

A salire sul gradino più alto del podio, con  voto unanime, è stata quest’anno l’Osteria dei Mille, che ha ricevuto dalle mani del sindaco Marco Locchi la formella in pietra serena a ricordo del 150esimo anniversario del cambio del nome da Umbertide a Fratta, scolpita dall’artista Alvaro Bei. Dietro ai Garibaldini  l'Osteria dei Briganti a cui è stato assegnato il secondo premio e la Taverna dei Tintori, terza classificata; entrambe hanno ricevuto una bottiglia magnum, omaggio del cav. Dante Renzini, con i prestigiosi vini della Cantina Albea di Alberobello. Considerando poi l’originale iniziativa delle Taverne di presentare i piatti in modo spettacolare, la giuria ha voluto assegnare un premio ex aequo per la coreografia all’Osteria del Mattatoio ed all’“Osteria dei Briganti”.

Quest'anno per la giuria, che per la prima volta era composta anche da rappresentanti delle taverne, è stato particolarmente arduo scegliere il vincitore, grazie all'attenzione che le varie taverne hanno riposto nel riproporre le vere ricette di un tempo: ne sono un esempio la succulenta “Trippa al sugo” presentata dalla Taverna degli Antichi Sapori, la “Torta mischia con aringa e rapi” dell’Osteria del Mattatoio, il sontuoso “Timballo garibaldino” che l’Osteria dei Mille ha presentato come testimonianza gastronomica dello storico incontro di Teano, i “Maltagliati con fagioli” dell'Osteria dei Briganti, il “Brustengo” presentato dalla Taverna degli Artigiani con i più svariati abbinamenti, l' “Arrosto morto di piccioni ripieni” della Taverna dei Tintori e i sonori squilli di tromba dei “Quadrucci e ceci” della Osteria del Musicante.

Al termine della cerimonia di premiazione è stata poi data lettura dei vincitori dei giochi popolari tra le Taverne. Il Torneo di calcio ha visto trionfare la squadra del Mattatoio con al secondo posto quella dei Briganti; il Tiro alla fune femminile ha visto in testa la squadra dei Briganti che hanno battuto in finale il Boccajolo.

Si è chiusa così l'edizione 2013 della Fratta dell'800 che anche quest'anno ha saputo richiamare tanti visitatori che hanno potuto apprezzare l'ottima cucina tradizionale delle 14 taverne ed osterie e i numerosissimi spettacoli che hanno animato per quattro giorni il centro storico di Umbertide: dalla danza classica ai balli e canti popolari, dalla musica della banda Città di Umbertide e della Fanfara dei bersaglieri alle armonie del coro e dei musicisti che hanno rievocato le arie dell’Ottocento, dagli spettacoli teatrali a quelli di magia, dai giochi e acrobazie circensi alla proiezione di pellicole cinematografiche d'antan, fino agli spettacolari giochi di luci e acqua delle fontane danzanti che sabato sera in piazza del Mercato hanno reso omaggio al 150esimo anniversario di Umbertide e al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.  E poi tutto il centro storico è stato un tripudio di stornelli dei briganti, balli scatenati delle eroiche donne garibaldine, nobiluomini e nobildonne nei loro sontuosi abiti, artigiani al lavoro nelle loro botteghe, contadini a passeggio con le popolane, assalti dei garibaldini, in un'atmosfera unica e magica.

Un mix di iniziative pensate per tutte le età, dai grandi ai bambini che ogni pomeriggio hanno assistito in piazza al festival dei burattini per poi ritrovarsi la sera nella taverna di Lucignolo con laboratori di ceramica e giochi in legno di una volta. Novità dell'edizione 2013 è stato poi il forno di carta che la pro loco di Preggio ha realizzato in piazza Trocascio e che ha la peculiarità di bruciare insieme ai manufatti di terracotta posti al suo interno, dando vita ad uno spettacolo di fuoco senza eguali. 

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