PERUGIA - Il vicepresidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi e l’assessore Stefano Feligioni hanno partecipato ieri mattina a Umbertide alla tradizionale benedizione degli animali in occasione della festa di Sant’Antonio Abate, che si è svolta presso il piazzale della chiesa di Cristo Risorto, su iniziativa della locale sezione dell’Enpa (Ente nazionale protezione animali).

“Gli animali da compagnia – ha detto il vice presidente - fin dall'antichità hanno sempre rivestito un importante ruolo affettivo. Il ruolo che giocano questi animali sulla qualità della vita e sullo stato di salute è sempre più importante. Non a caso l’utilizzo di animali da compagnia è stato riconosciuto come cura ufficiale dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio 2003. Tale decreto ha sancito per la prima volta, nella storia del nostro Paese, il ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona. Anche per questi motivi difendere i diritti degli animali è un dovere istituzionale. La Provincia di Perugia sarà sempre in prima linea, assieme alle istituzioni, associazioni e cittadini per promuovere e diffondere la tutela degli animali. L’esperienza positiva e i risultati ottenuti con l’attivazione dello Sportello a quattro zampe ci spinge ad andare avanti nel sostenere una programmazione territoriale in grado di raggiungere tutti i comuni. La Provincia di Perugia, prima in Italia ha istituito lo 'Sportello a quattro zampe', un vero e proprio presidio istituzionale di tutela degli animali che, da Umbertide, ha mosso i primi passi per poi estendersi in altre importanti realtà del territorio. E’ nostra intenzione ramificare ulteriormente questo servizio, punto di riferimento per chiunque ama e si prende cura degli animali e vuole garantiti, sostegni e interventi pubblici migliori anche per loro”.

L’iniziativa si è conclusa con la distribuzione dei calendari 2012 ai numerosi bambini presenti con i propri animali. Lo “Sportello a 4 zampe” della Provincia è un punto di riferimento per chiunque ama e si prende cura degli animali e vuole garantiti servizi pubblici migliori anche per loro. Fornisce informazioni sui diritti degli animali e la normativa di riferimento (nazionale e regionale); riceve segnalazione di maltrattamenti, smarrimenti e ritrovamenti animali; svolge interventi per adozioni o affidi di animali; permette la consultazione di siti internet e link consigliati; offre servizi di ospitalità per animali e consigli per viaggiare con gli amici a quattro zampe (itinerari e alloggi). Inoltre edita pubblicazioni, calendari e depliant per campagne contro l’abbandono estivo degli animali.

La celebrazione religiosa del 17 gennaio trae le sue origini dalla venerazione per Sant’Antonio Abate, che la tradizione vuole essere appunto il protettore degli animali. Alla cerimonia sono invitati ad intervenire con i loro fedeli compagni tutti i cittadini grandi e piccoli. I festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate una volta erano molto sentiti, in quanto la civiltà contadina si appellava al Santo perché proteggesse il bestiame, base dell’alimentazione e del lavoro nei campi.

Una curiosità: perché la scelta di Sant’Antonio Abate come protettore degli animali? In effetti nella vita del santo non c'è niente che possa accomunarlo ai campi e alla vita rurale, tutt'altro. Sant’Antonio Abate, eremita ed asceta cristiano nacque in Egitto nel 251. A 20 anni, seguendo i suggerimenti evangelici, si spogliò dei beni materiali dedicandosi alla vita ascetica. Ritirandosi a vivere nel deserto diede l’inizio al movimento del monachesimo occidentale. Morì ultracentenario nel 356 e fino all’ultimo si dedicò alla preghiera e alla tenace lotta contro l’eresia ariana. L’unico appiglio con gli animali è una leggenda secondo cui il santo un giorno guarì un maialino e da quel momento questi lo seguì fedele come un cane.
 

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