PERUGIA - “La straordinaria qualità della proposta artistica e l’organizzazione dell’evento hanno regalato al mondo, ancora una volta, un festival jazz unico, ed all’Umbria ed alla città di Perugia, giornate e notti magiche”. È quanto affermato dall’assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini, impossibilitata a partecipare stamani alla conferenza stampa di bilancio dell’edizione 2019 di Umbria Jazz.

“In questi dieci giorni - ha proseguito Cecchini - abbiamo potuto vivere una edizione che gli stessi numeri ci dicono essere stata da record. Forse il jazz è la musica che meglio e più di altri generi riesce a pervadere l’ambiente ed il contesto urbano in cui gli artisti si esibiscono. E questo è ciò che avviene per ogni edizione del festival”.
Per l’assessore Cecchini “tutto ciò rappresenta la giustezza della scelta dell’allora Governo Gentiloni, e del Parlamento, di riconoscere Umbria Jazz evento di carattere nazionale, assicurando significative risorse che, accanto a quelle altrettanto importanti messe a disposizione dalla Regione Umbria, offrono al festival le certezze necessarie ad assicurare all’evento non solo un futuro, ma anche una significativa crescita che stiamo verificando ormai dalle ultime edizioni. Umbria Jazz non è soltanto quel grande festival che abbiamo potuto vivere anche quest’anno, una opportunità di particolare valore culturale, ma rappresenta anche un fattore economico ormai fondamentale per il tessuto imprenditoriale della città di Perugia. Così come ha certificato il recente studio realizzato dall’Università degli studi di Perugia, relativo all’impatto ed al valore economico dell’evento”.
“Voglio anche esprimere una particolare soddisfazione - ha concluso Cecchini - per la riapertura di San Francesco al prato, restaurato e ristrutturato grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Umbria”.
 

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