Uil Scuola Umbria, Lucia Marinelli rieletta alla guida del sindacato
Si è svolto a Perugia il congresso regionale della federazione. Il 30 maggio sciopero del comparto -L’organizzazione sindacale conta 1.300 iscritti e alle elezioni Rsu ha ottenuto 1.600 voti
(AVInews) – Perugia, 26 mag. – Mercoledì 25 maggio si è svolto a Perugia il II congresso della federazione Uil Scuola Umbria. Al termine dei lavori, a cui erano presenti quaranta delegati e a cui sono intervenuti anche la segretaria nazionale di Uil Scuola Francesca Ricci e il segretario generale di Uil Umbria Maurizio Molinari, è stata riconfermata la segretaria generale uscente Lucia Marinelli e sono stati eletti i nuovi componenti della segreteria che resteranno in carica per il prossimo quadriennio: Loretta D’Aprile, Giuseppe Ceccacci, Nadia Alga ed Elisabetta Roviglioni. Tesoriere è stata eletta Claudia Giannetti. Attualmente Uil scuola Umbria conta 1.300 iscritti in tutta la regione e, alle elezioni per il rinnovo delle Rsu ha raccolto oltre 1.600 preferenze. “Assieme alle nostre Rsu – ha esordito Marinelli –, ci sono qui oggi i nostri quadri che abbiamo potenziato grazie a una scelta di regionalizzazione delle nostre strutture, ampliandoci sul territorio attraverso una capillarizzazione che ci ha rafforzato e ha coinvolto un maggior numero di persone”.
Criticità della scuola. La segretaria ha poi evidenziato le principali criticità che interessano il mondo della scuola anche in vista dello sciopero nazionale del personale scolastico in programma lunedì 30 maggio. “Quando parliamo di investimenti sul personale - - ha affermato Marinelli –, parliamo di apertura del contratto scaduto nel 2019 e di stipendi, i più bassi del Pubblico impiego a parità di titolo di studio, neanche paragonabili a quelli degli altri Paesi europei, dove siamo agli ultimi posti sia per stipendi che per investimenti. Ma parliamo anche di reclutamento e precariato, quindi di nuove assunzioni, e di formazione e sburocratizzazione. Insomma, mettiamo al centro la politica scolastica se veramente si crede in una scuola che deve formare i cittadini di domani, altrimenti sono solo parole abusate per mere propagande elettorali”.
Obiettivi. Marinelli ha quindi esplicitato quali, secondo lei, dovrebbero essere le politiche scolastiche future: “Dobbiamo: rimettere al centro gli organi collegiali e, con essi, gli studenti, per una scuola democratica e partecipata; mettere l’istruzione al centro delle politiche europee di sviluppo significa non solo destinare quantità importante di risorse, ma anche, per renderle più efficaci, assoggettarle a un regime fiscale di favore; puntare sulla transizione ecologica, assieme a quella digitale, tra gli obiettivi cardine del Pnrr, per rendere il nostro Paese più efficiente, innovativo e sostenibile, e una occasione di rilancio dell’occupazione; mantenere la scelta del digitale e delle nuove tecnologie nell’alveo della libertà di insegnamento, in quanto mezzo e strumento, con un occhio agli investimenti che vadano nella direzione del personale e delle scuole e non di privati. I nostri organismi statutari sono a maggioranza femminile, perché crediamo in una Parità di Genere realizzata concretamente e nei fatti, e auspichiamo che questo possa veramente realizzarsi ad ogni livello”.
Nicola Torrini
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