UNA DONNA UCCISA OGNI TRE GIORNI, DAL PRIMO GENNAIO AL 7 NOVEMBRE 2021 BEN 103 FEMMINICIDI. STASERA IN TV SPECIALE NUOVO GIORNALE NAZIONALE ADOC-UIL CON NUMEROSE INTERVISTE

Va in onda questa sera giovedì 25 Novembre in Tv (In *Umbria su canale 11-Trg alle ore 22,15*, domani nelle *Tv delle altre regioni* italiane secondo orari impossibili da sintetizzare qui) lo Speciale realizzato dal *Nuovo Giornale Nazionale in collaborazione con l’Adoc* (l’Associazione della Uil dei consumatori, degli utenti e dei cittadini) sulla *‘Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”*, istituita dall’Onu nel 1999 e che cade appunto il 25 Novembre di ogni anno. Protagonisti delle interviste realizzate da *Giuseppe Castellini* sono *Ada Girolamini*, Presidente Adoc Umbria; *Michele Toniaccini*, Presidente Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia) Umbria; *Alessandra Menelao*, Responsabile nazionale Uil Mobbing e Stalking: *Prof.ssa Stefania Palomba*, pedagogista e mediatrice familiare; *Loretta D’Aprile*, Responsabile Uil Scuola provincia di Perugia; *Nicola Cassieri*, Rappresentante della Uiltucs provincia di Perugia.

Il tutto all’insegna dello slogan lanciato dalla Uil Mobbing e Stalking per questo 25 Novembre: “103 femminicidi, 9 figlicidi, 34 orfani… Noi vogliamo smettere di contare!”. Nel 2021, dal primo gennaio al 7 novembre, in Italia ci sono stati *103 femminicidi, di cui 87 in ambito familiare/affettivo e, di queste 87 donne uccise, 60 hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex partner*.

Brevi interviste nelle quali emergono dati, analisi, proposte, impegni, iniziative: dalle buone leggi che ci sono in Italia alle palesi difficoltà nell’applicarle per la mancanza, nelle forze dell’ordine e della magistratura, di nuclei specializzati sull’argomento, alla necessità di rivedere i libri di testo nella scuola dove la presenza femminile è largamente sottaciuta (solo l’1% dei personaggi di cui trattano i testi scolastici sono donne), al ruolo delle Istituzioni locali e così via. Parole non di maniera, ma concrete, davanti a tanti che il 25 novembre proclamano i loro impegni e poi nel resto dell’anno fanno il contrario. *Le situazioni di questa ipocrisia non si contano* (e nel recente passato l’*Agenzia di Big Data Mediacom043* ha svolto alcuni indagini emblematiche su tale fronte, denunciando ad esempio la discriminazione di fatto delle donne negli organi di indirizzo – consigli, giunte e presidenze – delle Camere di commercio italiane (compreso quella umbra), espressione delle forze imprenditoriali e sociali che, evidentemente, molte volte predicano bene ma razzolano male.

*Decisamente da non perdere*, per contribuire a fermare la violenza sulle donne, che è fatta non solo di aggressioni fisiche ma anche delle tante lastre di vetro che ancora, nel concreto, impediscono alle donne di essere concretamente cittadine con gli stessi diritti degli uomini: nella vita professionale, in quella familiare, in quella sociale.

Condividi