Turismo verde/ Cia: tassa soggiorno inopportuna e controproducente
PERUGIA - ''Inopportuna, penalizzante e controproducente''. Cosi' il Consiglio direttivo di Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia, si e' espresso nei confronti della tassa di soggiorno prevista dal decreto Calderoli in discussione in Parlamento.
E' un'imposizione che, spiega in una nota Turismo Verde, rischia di avere pesanti riflessi su un settore come quello dell'agriturismo che, nonostante le difficolta', sta faticosamente tenendo e in molte realta' fa intravedere positivi segnali di risveglio, dopo l'impasse dell'anno scorso.
''L'introduzione della tassa di soggiorno - ha detto il presidente di Turismo Verde dell'Umbria, Giampiero Rosati - comporterebbe pesanti ripercussioni anche per le 1.189 aziende agrituristiche umbre, alle prese con una situazione di grande difficolta' evidenziatasi nel 2009 con la drastica caduta degli arrivi (- 5,41%) e delle presenze (- 2,88%) solo parzialmente recuperata nel 2010''.
Turismo Verde rimarca la necessita' di operare per uno snellimento delle procedure burocratiche e per una semplificazione delle modalita' di prelievo fiscale nel settore, obiettivo che contrasta fortemente con l'introduzione di questa nuova tassa. La Cia dell'Umbria e Turismo Verde sollecitano, pertanto, i parlamentari umbri ad adottare tutte le iniziative utili a scongiurare l'introduzione della tassa di soggiorno nel decreto Calderoli.
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