PERUGIA - Muove in Umbria un volume di affari pari a 6,6 milioni di euro il fenomeno dell'abusivismo nel settore viaggi. Lo hanno denunciato oggi a Perugia la Fiavet regionale, il piu' rappresentativo sindacato delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, con il sostegno di otto associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale dei Consumatori). Nel corso di una conferenza stampa e' stato ricordato che e' abusivo colui che opera senza alcun tipo di autorizzazione amministrativa e chi, pur autorizzato, agisce violando norme di settore. Il fenomeno provoca inoltre un mancato gettito fiscale Iva pari a circa 1,3 milioni di euro e 70 potenziali occupati.

Illustrando i dati Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche), il presidente Fiavet Umbria, Fortunato Giovannoni, il segretario generale Fiavet, Daniele Fiorini, e Paolo Baronti, in rappresentanza delle Associazioni dei consumatori, hanno rimarcato l'attenzione su un mercato parallelo che, hanno detto, ''mina alla base la stabilita' delle aziende, mette in serio pericolo i consumatori e determina un buco sostanziale nelle casse dell'erario''. 

In Umbria l'abusivismo nei viaggi (e' abusivo, secondo quanto sottolineato da Giovannoni, colui che opera senza alcun tipo di autorizzazione amministrativa e chi, pur autorizzato, agisce violando norme di settore) muove, come detto, un volume di affari pari a 6,6 milioni di euro per un mancato gettito fiscale Iva pari a circa 1,3 milioni di euro e circa 70 occupati che restano sommersi e che non vengono imputati al settore. A livello nazionale, e' stato inoltre evidenziato, su un volume totale dei consumi turistici diretti (viaggio e alloggio) pari nel 2010 a circa 10 miliardi di euro, viene calcolato che almeno un 10% di questo mercato sia coinvolto dal fenomeno dell'abusivismo, con un giro di affari di circa 1 miliardo di euro, che genererebbe un gettito fiscale Iva di circa 200 milioni di euro e oltre 10.200 potenziali occupati. Per questo motivo Fiavet e Associazioni dei consumatori intendono accentuare la loro battaglia a favore della legalita' per la tutela dei clienti e delle agenzie di viaggio, ma anche per la qualita' del turismo.

Ed il dito e' stato puntato dal presidente Fiavet sui mancati controlli: ''Negli ultimi anni abbiamo presentato - ha affermato Giovannoni - 39 segnalazioni di situazioni da controllare a 12 Comuni. In alcuni casi la stessa ipotesi di irregolarita' e' stata segnalata anche fino a sei volte. In 26 casi non c'e' stata nessuna risposta. Sul problema abbiamo avuto incontri ripetuti con sindaci e assessori, ma ora siamo stanchi di denunce che non hanno seguito''. Per i soggetti promotori della denuncia, quella attuale e' quindi una situazione non piu' tollerabile, ''ne' per i consumatori, totalmente privi di tutele quando viaggiano con un abusivo, ne' per le agenzie di viaggio che operano nella legalita', ne' per la qualita' del turismo umbro''.

E per superare quello che e' stato definito il ''diffuso lassismo dei Comuni'' vengono messe sul tavolo anche alcune proposte: modifica della normativa regionale sui controlli da parte della Regione Umbria; assegnazione alla polizia provinciale della competenza a vigilare, prevenire e reprimere le forme abusive; inasprimento delle sanzioni; realizzare un Osservatorio regionale sul fenomeno abusivismo attraverso un tavolo di confronto con Regione, Anci e Province; valorizzazione delle agenzie in regola. La collaborazione tra Fiavet e Associazioni dei consumatori, e' stato infine ricordato, portera' alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa che - in aggiunta alla campagna informativa a difesa della legalita' ''Parti Tranquillo'' realizzata con locandine ed opuscoli gratuiti - sfocera' in ulteriori iniziative future.

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