PERUGIA - Un'imposta ''iniqua che rischia di infliggere un colpo gravissimo a un settore strategico come il turismo'' che sta, tra l'altro, attraversando un periodo di grande difficolta': e' questa l'opinione del Sindacato del Turismo di Confindustria Perugia che, per voce del suo presidente, Giampiero Bianconi, esprime perplessita' in merito alla tassa sul turismo prevista nella bozza del decreto attuativo sul Federalismo municipale.

''La possibilita' che venga reintrodotta la tassa di soggiorno - ha spiegato Bianconi - abolita nel 1989 proprio perche' considerata inopportuna, suscita una forte preoccupazione tra gli operatori del settore. L'imposta, infatti, colpirebbe unicamente le imprese ricettive creando ulteriori danni all'economia e all'occupazione''.

Ma non e' solo la tassa di soggiorno a preoccupare le strutture del comparto, riferisce una nota di Confindustria. L'imposta municipale unica, infatti, ''rischia di provocare un aumento esponenziale di quelli che oggi sono i gia' elevatissimi costi dell'Ici che gravano sulle aziende del settore''. ''Se gli introiti della tassa di soggiorno - ha aggiunto Bianconi - venissero destinati allo sviluppo di servizi turistici locali saremmo anche disposti a discutere della possibilita' di introdurla pur sottoponendo gli operatori e i nostri clienti a un sacrificio. Invece sembra ormai chiaro che si tratterebbe di una nuova strada per ripianare i bilanci comunali che con l'applicazione del federalismo perderebbero una parte importante dei propri introiti''.

''Si e' sempre detto - ha infine inoltre osservato il presidente del Sindacato del Turismo di Confindustria Perugia - che uno degli elementi di criticita' della competitivita' turistica del nostro Paese e' dato dall'elevato costo dei servizi. Tale indicazione e' sempre stata vista come un monito per gli imprenditori ad abbassare i prezzi, ma mi chiedo perche' non lo debba essere anche per i nostri politici evitando scelte che, come quella della tassa di soggiorno, limitano ulteriormente la nostra competitivita' soprattutto sui mercati internazionali''.

A livello nazionale Confindustria Alberghi sta portando avanti, insieme alle altre associazioni di categoria, una trattativa che porti alla modifica di questa parte del Decreto. Tuttavia se, nonostante questa azione, la tassa di soggiorno dovesse essere accolta, le imprese aderenti a Confindustria Alberghi manifesteranno la propria disapprovazione con uno ''sciopero bianco'' in programma il 17 marzo.

''Non vogliamo creare disagi ai nostri turisti - tiene a precisare Bianconi - ed e' per questo che quel giorno metteremo una coccarda tricolore, segno dell'appartenenza ad un Paese che tuttavia non mostra di credere alla nostra attivita'. Manifesteremo in questo modo la nostra disapprovazione''.
 

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