Turismo/ Scelti da Regione “progetti eccellenza” per finanziamenti ministeriali
Si tratta di ''Turismo verde'', ''Innovazione del prodotto Umbria'' e ''I borghi piu' belli d'Italia''. Sono stati presentati al ministero del turismo per ottenere i finanziamenti previsti a sostegno dello sviluppo del settore e del suo posizionamento competitivo sui mercati nazionali e internazionali.
PERUGIA - ''Turismo verde'', ''Innovazione del prodotto Umbria'' e ''I borghi piu' belli d'Italia'' sono i ''progetti di eccellenza'' presentati dalla Regione al ministero del turismo per ottenere i finanziamenti previsti a sostegno dello sviluppo del settore ed del suo posizionamento competitivo sui mercati nazionali e internazionali.
La quota a disposizione dell'Umbria per l'attuazione degli interventi, in base al Protocollo a suo tempo sottoscritto tra Governo e Regioni - e' detto in una nota di Palazzo Donini -, ammonta a tre milioni 300 mila euro, tra fondi del ministero e cofinanziamento regionale.
In particolare, il progetto sul ''turismo verde'' e' finalizzato alla promozione di ''prodotti turistici'' gia' avviati, e condivisi con le associazioni di categoria, nell'ambito del ''turismo attivo'', itinerari a piedi, in bicicletta e a cavallo, avioturismo e turismo sportivo.
Attraverso il progetto ''innovazione del prodotto umbria'' si intende invece incentivare l'utilizzo delle nuove tecnologie in tutto in settore, dal portale regionale all'applicazione del web 2.0, con particolare riguardo alla promozione e comunicazione del ''prodotto Umbria''.
Il terzo progetto, in partenariato con altre Regioni di cui l'Umbria e' capofila, e' finalizzato alle promozione internazionale de ''i Borghi piu' belli d'Italia''.
''Gli elementi ritenuti strategici a livello nazionale per la promozione e lo sviluppo del 'prodotto Italia' sui mercati si avvicinano in modo sostanziale - ha detto l'assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco - a quelli da noi individuati per valorizzare la 'risorsa Umbria' attraverso la filiera turismo, ambiente e cultura. Con il primo bando Tac, si e' lavorato per costruire una significativa infrastruttura culturale ed ambientale, realizzando offerte turistiche territoriali basate sulla molteplicita' di risorse presenti nel territorio. Con il secondo bando Tac si e' cercato di incentivare la costruzione di offerte tematiche di eccellenza, fortemente connotate dalla specializzazione turistica”.
''La nuova fase del bando per la filiera turismo, ambiente e cultura – ha spiegato l’assessore - e' stata impostata sull'integrazione degli attrattori territoriali, sulla qualificazione turistica e su efficaci forme di comunicazione, con l'obiettivo di rafforzare l'immagine unitaria della regione come terra di sensazioni ed esperienze, di luogo dell'arte di vivere, di qualita' dell'ambiente e anche di terra di innovazione, in cui si sviluppa l'economia verde. In questo scenario appare indispensabile il rafforzamento del posizionamento turistico dell'Umbria, anche attraverso un'innovativa strategia di marketing rivolta ad una platea piu' ampia di fruitori''.
''A questi obiettivi - ha concluso l'assessore - sono indirizzate anche le azioni e misure previste nel Documento strategico 2011-2013 per il turismo umbro presentato ai soggetti interessati nel corso del recente Tavolo tematico previsto nell'ambito dell'Alleanza per l'Umbria''.
Martedì
26/04/11
21:55
Avevo postato il commento ma è sparito! censura? Dunque dicevo, a Bracco, complimenti per i progetti, ma anche di avvisare i colleghi in Regione e nei comuni di arrestare il sacco del territorio o dell'Umbria rimarrà ben poco verde. Fra villette, capannoni (vuoti), palazzine, e periferie metropolitane, l'accoglienza al turista non è delle migliori. Non basta avere un bel centro storico se per arrivarci mi trovo davanti le oscenità di Ponte San Giovanni o di Bastia (luoghi uguali alla cintura milanese o di Roma). Non mi pare che la sensibilità degli amministratori in questa regione sia in sintonia con quella del turista di qualità. L'Umbria non è Rimini, ha già le "strutture" per essere fruita dai turisti. Evitiamo altri spandimenti cementizi, aiutiamo le imprese e saniamo qualche scempio fatto quà e là. Credo che forse è l'ora che si smetta di finanziare i reucci del calcestruzzo.
Martedì
26/04/11
22:34
Aridaglie con la censura!!! E' più probabile che hai commesso qualche errore nell'inoltro. Comunque noi non l'avevamo neppure visto.