PERUGIA - ''Non c'e' opposizione tra l'Umbria 'francescana', quella, evocata da Cucinelli, del silenzio, della meditazione, del misticismo e della ricerca di se', e i grandi eventi di massa, che (come Eurochocolate) portano nella regione un gran numero di turisti e visitatori e sono un potente volano del turismo e dell'economia'': lo dice l'assessore regionale al Turismo e Cultura, Fabrizio Bracco, commentando la polemica di ieri alla Bit di Milano sulle diverse 'ricette' per il turismo umbro tra Brunello Cucinelli ed Eugenio Guarducci.

''L'Umbria - sottolinea Bracco in un comunicato dell'ente - seppure regione di piccole dimensioni, si caratterizza per un'ampia offerta turistica, capace di soddisfare sia le esigenze di chi cerca il silenzio, la quiete e l'autenticita' della natura e dei borghi, sia di chi e' attratto dal richiamo di eventi, comunque limitati nel tempo, che portano con se' grandi numeri ed una particolare valenza sociale. L'Umbria, fermo restando le preferenze di ciascuno (che si possono liberamente esprimere e confrontare, soprattutto in una serata come quella umbra alla Bit di Milano, che era dedicata ad una aperta discussione sul turismo) ha bisogno di entrambi''.

''La Regione Umbria - ricorda l'assessore - e' da tempo impegnata nella costruzione di un'offerta e di una promozione turistica che sappia offrire in una immagine unitaria le tante 'anime' dell'Umbria, fondate, al di la' di contrapposizioni unilaterali, su un terreno comune che unisce tradizione e innovazione, la tutela di cio' che nei secoli abbiamo ereditato e la modernita'. Ben vengano dunque - conclude Bracco - i contributi, come nel caso di autorevoli imprenditori e testimonial del marchio 'Umbria' come Cucinelli e Guarducci, a questa discussione, che non puo' che essere utile al nostro lavoro''.

 

 

Tabacco/ Cecchini: troppi 6 soggetti nella filiera, ne basta uno

E' "l'invito all'unità" che l'assessore regionale alle Politiche agricole ha esposto nell'incontro odierno della filiera regionale del settore. "C'e' assoluto bisogno di creare un unico interlocutore che possa confrontarsi, ed abbia la forza necessaria per farlo, con le multinazionali del tabacco per trattare quantitativi e prezzi e quindi per difendere al meglio gli interessi ed i diritti delle aziende e dei lavoratori umbri".

PERUGIA - ''Ormai abbiamo tutti chiaro che per portare avanti un confronto positivo e soddisfacente con le multinazionali del tabacco occorre che, accanto agli investimenti per la ristrutturazione delle aziende, non e' piu' rinviabile un intervento deciso sulla filiera del tabacco perche' questa si costituisca in un soggetto unico ed unitario, superando cosi' la frammentazione degli attuali sei soggetti distinti che fino ad oggi sono esistiti'': e' ''l'invito all'unita''' che l'assessore regionale alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, ha esposto nell'incontro odierno della filiera regionale del settore.

Cecchini - riferisce un comunicato della Regione - ha ricordato che ''la Regione fino ad oggi ha fatto per intero la propria parte prima con l'ottenimento di una misura agroambientale molto consistente (990 euro ad ettaro), poi con l'apertura di un apposito bando sul piano di sviluppo rurale che mette a disposizione 9.000 euro in tre anni per ciascuna azienda. Adesso stiamo individuando criteri e risorse per un ulteriore bando, che andra' in pubblicazione nella prossima primavera, per favorire gli investimenti necessari per la ristrutturazione aziendale, l'abbattimento dei costi energetici, la ricerca, la formazione e quanto altro necessario per ottimizzare il ciclo produttivo del tabacco''.

''Saremo anche disponibili - aggiunge Cecchini - a costruire ulteriori misure di accompagnamento, ma a condizione che l'intera filiera faccia per intero la propria parte. Da troppo tempo viene disatteso l'impegno di ristrutturazione e di semplificazione preso dai soggetti che costituiscono la filiera. Sei soggetti sono troppi e non si puo' piu' attendere oltre per riunire tutti in un unico organismo. Non e' soltanto un esigenza legata ai costi di funzionamento, pur importanti. C'e' assoluto bisogno di creare un unico interlocutore che possa confrontarsi, ed abbia la forza necessaria per farlo, con le multinazionali del tabacco per trattare quantitativi e prezzi e quindi per difendere al meglio gli interessi ed i diritti delle aziende e dei lavoratori umbri''.

''Soltanto a queste condizioni - conclude Cecchini - la Regione sara' disponibile a convocare ulteriori incontri e riunioni. Non e' piu' possibile che la filiera tabacchicola non mantenga gli impegni presi e soltanto la Regione porta sul tavolo azioni concrete per la salvaguardia di una produzione, come quella del tabacco, cosi' importante per l'Umbria''.
 

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