MONTECASTRILLI - Sviluppare sul territorio un turismo integrato e di alto livello: e' con questo obiettivo che verra' promosso a Montecastrilli il progetto ''Forte Cesare'', incentrato sulla ristrutturazione e riqualificazione dell'area di oltre 200 ettari interessata dalla fortezza, edificata su un insediamento romano-bizantino.

Il progetto e' stato al centro di un incontro che si e' svolto presso il centro servizi di Montecastrilli e al quale hanno preso parte la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, quello della Provincia Feliciano Polli, il sindaco Fabio Angelucci e Francesco Pozzi, della societa' Forte Cesare srl, che investira' nell'iniziativa.

L'architetto Paola Venturi ha illustrato l'idea progettuale che riguarda l'area, dove si trovano la fortezza, una vasta zona a seminativo e boschiva e altre strutture, ormai tutte in rovina, come il Forte. Quest'ultimo dovrebbe essere recuperato insieme ai piccoli borghi circostanti e dovrebbe essere realizzato un centro benessere per un turismo di alta qualita'.

Per quanto riguarda l'area verde, l'intenzione e' quella di conservare il bosco e le aree curate e coltivate e di realizzare un campo da golf a 18 buche integrato nel contesto. Come spiegato dall'architetto, l'idea principale e' quella di utilizzare la bioarchitettura, con un'attenzione particolare alla riduzione degli impatti sul territorio. La riqualificazione dell'area porterebbe, e' stato detto ancora, ''sia a nuovi posti di lavoro, sia ad un turismo esteso anche ai centri limitrofi''.

Il sindaco Angelucci ha spiegato che il nuovo Piano regolatore generale ha incluso la necessita' della ''promozione turistica e, nello stesso tempo, della sostenibilita' a livello locale''. ''Montecastrilli ha un'altra valida opzione per lo sviluppo del turismo - ha aggiunto - il fatto di essere un 'luogo-cerniera tra Perugia e Terni, e di essere vicina alla capitale'''.

La presidente Marini ha infine ricordato l'importanza del confronto con i cittadini in questo progetto, nell'ottica della trasparenza e ha spiegato che al centro dell'attenzione deve essere ''la risorsa Umbria, costituita dalla filiera turismo, ambiente, cultura e agricoltura'', una peculiarita' che ''e' stata conservata intatta finora, ed e' l'elemento su cui si e' sviluppato il turismo locale''. Pertanto, per la Marini, risulta molto importante la conservazione del Forte Cesare, possibile grazie alla ''convinzione di responsabilita' condivise a tutti i livelli istituzionali''.
 

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