Turismo. Federalberghi: "La doppia tegola della tassa di soggiorno e pedaggio".
PERUGIA - “Tassa di soggiorno e pedaggio sulla Perugia-Bettolle: due “tegole” che potrebbero abbattersi tutte insieme sulle spalle già provate del turismo umbro e rallentare, o addirittura vanificare, i primi segnali dell’accenno di ripresa”. A lanciare l’allarme è la Federalberghi-Confcommercio della provincia di Perugia, che mette in guardia sulle conseguenze della “combinazione” di scelte molto dannose per il settore, prese a livello nazionale e locale.
Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, spiegano i vertici di Confcommercio, la mancata adozione da parte del Governo, entro il termine previsto del 6 giugno scorso, del regolamento di attuazione dell’imposta di soggiorno, d’intesa con la Conferenza Stato-città autonomie locali, consente ai comuni capoluogo di provincia, alle unioni dei comuni, nonché ai comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o delle città d’arte di istituire l’imposta con proprio regolamento.
“Questo – sottolinea il presidente di Federalberghi-Confcommercio della provincia di Perugia Vincenzo Bianconi – rafforza la preoccupazione da noi già paventata di trovarci di fronte ad una realtà a macchia di leopardo, con Comuni che decidono per l’introduzione della tassa di soggiorno e altri no, o con importi diversi, e soprattutto a scelte prive di qualunque strategia complessiva a beneficio del turismo, riducendo il tutto all’esigenza di fare cassa. Per questo – in vista della presentazione del bilancio di previsione da parte dei Comuni, termine entro il quale devono essere eventualmente approvati i regolamenti – ci appelliamo alla promessa fatta dal presidente dell’Anci Wladimiro Boccali, che ci ha assicurato alcuni mesi fa il forte coinvolgimento delle associazioni nel momento in cui si valuterà l’ipotesi di introduzione della tassa di soggiorno, e più ancora vogliamo confidare nella contrarietà espressa, rispetto alla stessa tassa, sia dalla presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini che dall’assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco. Ferma restando la nostra pressante sollecitazione ai Comuni umbri a non applicare la tassa, in caso contrario chiediamo almeno che la Regione e l’Anci non abdichino ad un ruolo di coordinamento assolutamente necessario per destinare allo sviluppo del turismo le risorse che ne derivino”.
A “minacciare” il futuro del turismo umbro c’è – secondo Federalberghi provinciale – anche l’applicazione del pedaggio sul raccordo autostradale Perugia-Bettolle. “Siamo assolutamente contrari - puntualizzato Vincenzo Bianconi – ad un provvedimento che aggrava le carenze infrastrutturali dell’Umbria, che ne accresce l’isolamento – già lato debole della nostra regione! - e la rende meno competitiva. Dopo la bocciatura del ricorso presentato dalle Regioni Umbria e Toscana
Domenica
07/08/11
07:48
Ma la Federalberghi oltre a reclamare,giustamente misure impopolari, cosa propone per aumentare il flusso turistico nella Provincia di Pg?
Alcuni albergatori, durante Umbria Jazz, hanno aumentato il costo delle camere fino al 30%, non mi sembra un buon viatico per la promozione turistica.
Martedì
09/08/11
10:37
misure come la tassa del soggiorno o la banale "cresta" sul periodo di maggior richiamo non sono un buon viatico, tutt' altro, perchè dimostrano al visitatore come si guardi solo alla cassa e non alla promozione seria del territorio, dell' enogastronomia e degli eventi. i turisti non sono polli, di certe cose si accorgono e ti fanno un cattivo passaparola. non ce lo possiamo permettere, in prima battuta per la salvaguardia dei posti di lavoro legati al turismo, a meno che l' Umbria non abbia altri settori economici su cui puntare (...).