Turismo/ Confcommercio: limiti nella promozione e marginalità i mali dell’Umbria
PERUGIA - Tra i problemi che impediscono una piena ripresa e un definitivo decollo del turismo in Umbria gli operatori non hanno dubbi a stabilire le priorita': in pole position, con il 57% dei consensi, c'e' la dispersione delle gia' inadeguate risorse destinate alla promozione turistica, seguita, con il 41%, dal numero insoddisfacente di eventi capaci di fungere da polo di attrazione, che per di piu', secondo il 12% del campione, sono concentrati nei soliti posti e non coinvolgono la regione nella sua interezza.
E' quanto scaturisce dal capitolo che la Confcommercio ha dedicato alle imprese del turismo e contenuto nell'indagine annuale.
L'isolamento e la marginalita' rispetto alle grandi vie di comunicazione e' un altro elemento di forte debolezza per il 28% degli intervistati, mentre un 9% parla di insufficiente qualita' dell'accoglienza.
Perfettamente coerente con la diagnosi dei ''mali'' e' l'indicazione delle ''cure'': per il 64% servirebbero politiche di comunicazione e promozione che si inseriscano nei grandi canali di promo-commercializzazione nazionali e locali.
Il 34% chiede piu' risorse per grandi eventi diffusi in tutta la regione, il 28% politiche di potenziamento delle infrastrutture e dei collegamenti, il 5% un migliore dialogo con i grandi tour operator.
Approfondendo il discorso eventi, quelli commerciali sono considerati i piu' suscettibili di ricadute positive per il turismo (71%), seguiti da quelli musicali (43%), culturali (24%), eno-gastronomici (19%), ricostruzioni storiche e religiose (14%), eventi sportivi (10%), congressuali (5%), expo e mostre mercato (3%).
Recent comments
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago
11 years 51 weeks ago