Il trionfo dei perdenti, il trionfo della DC
Di Ciuenlai – E' come se il referendum non fosse esistito. Tutti a santificare il neodemocristianismo della politica italiana. I nomi, nella mente del bianco doc Mattarella, per il prossimo Governo vengono tutti da lì . Renzi, Franceschini ,Gentiloni e chi più scudocrociato ha, più balene bianca metta. Ma come ha fatto questo mondo, che sembrava essere stato spazzato via da tangentopoli a diventare ancora più egemone di prima? Con la tattica della “diaspora parassita”. All'epoca del disfacimento della Dc i suoi componenti si sono infiltrati nei due poli e all'interno delle principali forze politiche portando in dote un elemento: il collaudato sistema di potere. Un sistema agognato da tutti i superstiti di tangentopoli sia come cultura di governo che fa della centralità il suo marchio di fabbrica, sia come strumento di esercizio del potere. Un sistema che lì ha portati ad avere, nonostante la grande perdita di consenso, un posto di primo piano all'interno degli schieramenti. Centrosinistra e centrodestra se li sono contesi a suon di promesse e di decine e decine di posti in parlamento e nei governi. E allora i popolari, poi Margherita, di qua, Ccd, Udc di là. Ma c'è di più; all'interno di Forza Italia personaggi come Pisanu, Scajola, Lupi, Alfano hanno soppiantato i “fondatori”, quelli della “rivoluzione liberale”, divenendo insieme ad alcuni ex socialisti , il perno del partito di Berlusconi. Ma robuste tracce di democristiani si potevano notare anche nella “cosa due” (i DS) e in Alleanza Nazionale. Nessun nuovo soggetto politico è stato esente dal contagio. Partendo da questo hanno cominciato a manovrare e ad ottenere risultati. La conseguenza è stata l'occupazione di posti di potere di primissimo piano; dalla doppia Presidenza Prodi, alla Vicepresidenza, Mattarella, ai ministeri pesanti dei Dc del “Polo”. Tutto questo mondo, che è andato rafforzandosi anno dopo anno, attendeva l'occasione per ricomporsi, in posizione egemone, in una forza politica centrale, come la Democrazia Cristiana. E il Pd è stata la ghiotta occasione , che non si sono lasciati scappare, usando la stessa strategia “diffusionista”. Letta e Fioroni vanno con Bersani e Franceschini va con Veltroni. Chiunque degli ex comunisti vinca deve fare pesantemente i conti con loro Gli ex dc sono piano, piano cresciuti dentro i democratici, cominciando a contendere le posizioni di vertice. La sequenza Monti, Letta , Renzi non è stata quindi una sorpresa. Poi è arrivata la stoccata finale, l'Opa di Renzi, favorita dalle regole cervellotiche di Veltroni, che ha permesso loro di riprendersi tutto “il cucuzzaro”. E il segnale è stato immediatamente colto. In un attimo si sono spostati tutti dentro il “renzismo rampante”. Un esodo che è una delle cause della la crisi del centro – destra”. Casini, Alfano, Lupi, Verdini, tutti insieme appassionatamente, a supportare i dc del Pd, formando quel partito della nazione, inesistente nella forma, e attivo nella sostanza. Ed è proprio la crisi che ha messo a nudo gli effetti di questo processo. In ognuna delle ipotesi in campo c'è un democristiano. Governo per traghettare alle elezioni ? C'è Gentiloni. Governo di legislatura? C'è Franceschini? Non si fa un Governo? C'è ancora Renzi. Questo perchè loro sono riusciti nell'impresa politica più incredibile degli ultimi due secoli. Hanno conquistato il fortino avversario, sbattendo fuori di casa i vecchi “titolari della ditta”, che, sciaguratamente, possedendo ancora una piccola quota azionaria, continuano a pensare possibile riprendersi il loro gioiello. Ma non hanno ancora capito che i balenisti bianchi hanno una lunga scuola e sono imbattibili nella tenuta del potere. A Bersani e soci (e non solo a loro) è sfuggito un passaggio delle comunicazioni di Renzi alla Direzione. Il capo del Pd ha annunciato un'ondata di nuovi tesserati al partito. Ora è difficile pensare che, in un paese che ha come icona quella di “salire sul carro dei vincitori”, ci sia la fila dopo una botta come quella presa al referendum. Ma io ritengo vera la notizia. Cari ex comunisti si stanno preparando all'imminente congresso. Loro sono famosi per i pacchi di tessere che compaiono quando servono. Date retta una volta nella vita; per voi non c'è più “trippa per gatti”. Sarà ora di metabolizzarlo e di cominciare a fare altro, fondando un'altra ditta. Ce n'è urgente bisogno , se non si vuole definitivamente disperdere il campo della sinistra tra Grillo, populisti e astensionisti.
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