TREVI - A seguito dell’incendio sviluppatosi nella giornata di ieri (martedì)  presso lo stabilimento Cartiere di Trevi Spache ha interessato la carta da macero stoccata in balle nei piazzali esterni dello stabilimento provocando  emissioni in atmosfera interessando le aree poste a sud-est e sud-ovest rispetto all’azienda ed uno sversamento nel vicino fiume Clitunno di una sostanza colorante ad uso industriale, proveniente da uno stoccaggio posto nell’area aziendale, il sindaco Bernardino Sperandio ha emesso un’ordinanza che riguarda il territorio nel raggio di 2 km dal luogo del rogo.

Con tale provvedimento si ordina “il consumo di prodotti alimentari coltivati solo dopo accurato lavaggio con acqua, associato a strofinamento delle superfici e, ove possibile, alla rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura; il divieto di consumo dei prodotti coltivati da parte dei soggetti più a rischio, come bambini, donne in gravidanza e in allattamento; il divieto di raccolta e consumo di funghi epigei ed erbe spontanee; il divieto di pascolo e razzolamento di animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali raccolti nell’area interessata a partire da oggi nel territorio rientrante nel raggio di 2 km dal luogo dell’incendio; il divieto di attingimento delle acque del fiume Clitunno per qualsiasi uso, nel tratto compreso tra lo stabilimento della ditta Cartiere di Trevi e la  loc. Casco dell’Acqua inclusa.

E’ consentita, invece, la pesca sportiva nel suddetto tratto di fiume Clitunno e presso gli allevamenti ittici che attingono al fiume stesso, ma è vietato l’utilizzo del pescato per scopi alimentari”.

 

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