BATTIPAGLIA (Salerno) - “Treofan non deve chiudere!”, “Nazionalizzazione!”. questi alcuni degli slogan urlati questa mattina a Battipaglia dai lavoratori dei siti italiani della multinazionale Jindal che si sono ritrovati in piazza per difendere i loro posti di lavoro. Folta la delegazione giunta da Terni che ha sfilato compatta dietro il suo striscione.

Scopo della manifestazione di oggi era quello di stanare la proprietà, in vista del prossimo incontro fissato per il 24 gennaio al Ministero dello Sviluppo Economico, affinché presenti una buona volta un piano industriale dal quale si possa capire quali sono le sue intenzioni: il timore è che si voglia trasferire interamentele produzioni sullo stabilimento tedesco. I lavoratori, naturalmente, non ci stanno e sono disposti a portare avanti ad oltranza i picchetti con i quali presidiano le fabbriche.

La manifestazione nazionale a Battipaglia perché quello campano appare al momento lo stabilimento più a rischio, visto che la produzione si è fermata interamente a causa del blocco delle materia prime e nessuno a detto quando e se riprenderanno i rifornimenti.

Infatti nel corso dell’ultimo confronto a Roma, i vertici aziend i non sono stati in grado di fornire la data di una possibile ripartenza del sito battipagliese, ma si sono impegnati a presentare un piano industriale entro la fine di gennaio, per cuiquella del 24 ci si augura possa essere la volta buona.

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