“Quando mi sono alzato per tirare il freno di emergenza mi sono accorto che il treno era più verso il fiume sotto di noi che sui binari, ma il momento più brutto è stato quando ho pensato che il nostro collega alla guida fosse morto, perché il passaggio tra la locomotiva e la carrozza era completamente schiacciato. Poi per fortuna l’ho raggiunto e stava bene. Da lì ci siamo messi al lavoro per mettere al sicuro tutti i passeggeri e riportarli a Terni”. Dicono che anche questo fa parte del loro mestiere, ma quando sono intervenuti a seguito del deragliamento del treno sulla tratta Spoleto-Terni, lo scorso 7 gennaio, nessuno dei due era in servizio: anche per questo i due macchinisti, Pierluigi Torchio e Daniele Nocelli, hanno ricevuto oggi dal loro sindacato, la Filt Cgil, una targa di riconoscimento per rimarcare lo spirito di servizio, l'abnegazione e la grande solidarietà dimostrata nell’emergenza.  
“È stata una vera fortuna avere a bordo di quel convoglio questi due lavoratori - ha commentato Ciro Zeno, della Filt Cgil Umbria, consegnando le targhe ai macchinisti - perché grazie a loro i passeggeri, tra i quali c’era anche qualche contuso, sono stati rapidamente condotti alla stazione di Terni dove hanno potuto ricevere tutti i soccorsi del caso. La zona in cui è avvenuto l’incidente con la frana, infatti - ha aggiunto Zeno - era impervia e difficilmente raggiungibile, quindi per i soccorsi sarebbe stato tutto molto più difficile. Ringraziamo loro, ma ringraziamo tutte le lavoratrici e i lavoratori che lo scorso 7 gennaio hanno messo davanti a tutto la sicurezza e l’incolumità degli utenti, anche a proprio rischio e pericolo, come fanno d’altronde ogni giorno”, ha concluso Zeno. 
 

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