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PERUGIA - I 615 milioni di euro delle tredicesime degli umbri serviranno in gran parte per acquistare regali (ma solo cose utili) e per spese per la casa e famiglia. Il resto, meno della meta' di questa ingente somma, servira' a mezzo milione di lavoratori dipendenti e pensionati per saldare debiti, pagare le rate del mutuo ed arrotondare i risparmi ed il conto in banca.

Piu' del 70 per cento di loro non fara' acquisti a rate perche' c'e' preoccupazione per la situazione economica della famiglia e per la conservazione del posto di lavoro anche se la maggioranza crede in un ''Natale di speranza''.

E' il risultato di una indagine della Confesercenti regionale su ''tredicesime e consumi in Umbria'' che presenta una situazione ''fotocopia'' di quella dello scorso anno. Il sondaggio telefonico su un campione di 300 persone, compiuto tra il 6 ed il 9 dicembre scorso, e' stato illustrato oggi ai giornalisti dal presidente umbro della Confesercenti Sandro Gulino e dal direttore regionale Francesco Filippetti.

Sono nove anni che questa associazione di categoria dei commercianti, con 2.480 iscritti in Umbria, elabora l'indagine. ''Non siamo usciti dalla crisi - ha detto Gulino - e c'e' preoccupazione per la conservazione del posto di lavoro anche tra gli stessi commercianti'' infatti negli ultimi tre anni mediamente ogni 12 mesi chiudono 1800 negozi ed aziende del settore commerciale e turistico. Nonostante questo gli umbri sono piu' ottimisti degli abitanti delle altre regioni. Il 54 per cento di loro spera in un futuro migliore e una maggioranza di ottimisti, secondo una indagine nazionale della Confesercenti, esiste soltanto in sette regioni.

Nel dettaglio delle analisi di previsione dei consumi per il prossimo Natale elaborate dal centro studi Confesercenti Umbria risulta che 228 milioni delle tredicesime andranno in spese per casa e famiglia, 88 per i regali, 117 per saldare conti in sospeso, 42 per pagare il mutuo e 130 per il gruzzolo dei risparmi.

Il 24 per cento di loro sara' attento a spendere con prudenza perche' teme un impoverimento della famiglia ed un altro 24 per cento perche' preoccupato di perdere il posto di lavoro. Soltanto due anni fa le percentuali erano del 15 per cento relativamente al bilancio familiare e del 10 per cento riguardo ai timori sulla disoccupazione.

Eppure gli umbri, attenti a non sprecare denaro, continuano a sperare in un futuro migliore: il 15 per cento si aspetta un Natale ''austero'', il 19 ''difficile'' ma il 54 per cento parla di ''speranza''. In tempi di austerita' anche per i regali ci si orienta su cibo e vini (il 20 per cento) e sull' abbigliamento (21 per cento). Ma mentre l'abbigliamento, complice forse anche l'imminente apertura dei saldi, e' in costante declino nella classifica dei regali natalizi (era il 32 per cento nel 2007) vini e prodotti alimentari sono in costante crescita (otto per cento nel 2007). A conferma - rileva la Confesercenti - della ''concretezza'' nelle scelte dei consumatori umbri. Consumatori anche colti (il 18 per cento della tredicesima sara' per l' acquisto di libri), decisamente orientati (17 per cento) ai prodotti tecnologici ed attenti alle esigenze dei bambini (12 per cento per i giocattoli).

Tra i prodotti tecnologici al primo posto delle preferenze c'e' il pc portatile, seguito dal televisore al plasma e da telecamere, macchine fotografiche e console per giochi elettronici. Ci sara' posto anche per chiavette internet ed Ipad. Spariti (zero per cento di preferenze) i vecchi televisori con tubo catodico ed i pc da tavolo.

Dovendo risparmiare si spendera' di meno per parenti ed amici e, soprattutto, il 71 per cento evitera' acquisti a rate.
 

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