PASSIGNANO SUL TRASIMENO - Si apre la sesta edizione del “Festival Sul Nuovo Umanesimo” che ogni anno si tiene nel vivace e bel borgo di Castel Rigone.                                                                                          Domenica alle 21 il rettore Maurizio Oliviero sarà intervistato da Riccardo Marioni e tratterà dei risultati e delle prospettive dell’Università di Perugia e della Ricerca nello scenario attuale. Una discussione in cui il tema della ripartenza in chiave sociale non può prescindere dalla valorizzazione delle menti e delle capacità di quell’Umbria che studia e produce conoscenza al servizio del territorio e del mondo.                                                                                                                  Lunedì 9 agosto l’ospite sarà Pippo Franco, artista fra i più eclettici e profondi in Italia da metà 900 ad oggi. Pochi sanno che il giovane Pippo Franco fu allievo pittore di Renato Guttuso, e che nel corso della sua vita ha divertito tutta Italia mentre coltivava, personalmente e in silenzio, temi spirituali importanti che lo hanno portato a una ricchezza interiore di tutto rispetto. Ci parlerà di “Italianità”, strappandoci quel difficile ma tanto agognato sorriso di cui tutti abbiamo bisogno adesso.                                           Venerdì 20 agosto sarà la volta di Aurelio Valentino, un grande consulente, coach e project leader per aziende di caratura internazionale a parlarci di “Intelligenza Competitiva”. Una serata all’insegna dello stimolo a pensare l’uomo secondo le potenzialità che può attivare per il miglioramento. Un “competere” inteso come una facoltà nascosta che ci aiuta ad affrontare le partite della vita. Serata estremamente consigliata per atleti, imprenditori, studenti e chiunque voglia capire meglio i propri punti di forza.        Nel corso degli anni - in questo Festival - si è avuto modo di veder declinati i temi relativi all’Uomo nelle più sfaccettate maniere. Grande il successo dell’anno scorso, con un Vito Mancuso al tramonto nella cornice del bellissimo belvedere paesano: è con questo retrogusto che gli organizzatori si sono impegnati per ricreare la Bellezza in un anno particolarmente duro.                                                                       A Castel Rigone si ricorda con orgoglio agli splendidi momenti, dal 2016 ad oggi, con Alessandro Meluzzi, Lercio, Fabrizio Ravanelli, Brunello Cucinelli, ma anche tanti altri protagonisti del pensiero e delle professioni locali e, non ultime, le serate con il teatro di Samuele Chiovoloni.                                        La filosofia del Festival è sempre stata quella di permettere alla cultura di avvicinare le sensibilità più trasversali possibili nel dono di ogni serata che, scevra da intellettualismi a circolo chiuso, desidera offrire un’esperienza di buongusto e immersione nella magia del luogo e delle sue realtà associative. L’ingresso gratuito e il volontariato non sono elementi di una politica momentanea ma una visione, una scelta. L’Umanesimo non è mai solo un argomento ma un modo di intendere la Vita per propiziare semplicità e unione. Quest’anno non ci sarà un tema trainante. Simonfrancesco Di Rupo e Eugenio Rondini hanno lavorato per portare tre serate estremamente diverse da loro ma, proprio per questo, ricche di spunti.

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