“Sono ancora in attesa delle risposte scritte a due mie interrogazioni in merito all'appalto da oltre 4 milioni di euro per l'affidamento dei servizi di trasporto sanitario in emergenza-urgenza aggiudicato nel 2011 dall'Asl 1 dell'Umbria. Rispetto alla vicenda, nel corso di un ufficiale accesso agli atti, ho riscontrato l'omissione da parte della stazione appaltante di parte rilevante delle procedure richieste dalla normativa antimafia”. Il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni punta il dito sulla questione dell'appalto del trasporto sanitario della Asl 1.

L'esponente umbro del Carroccio spiega che “a completare uno scenario da 'sanità meridionale' pur avendo protocollato ufficialmente richiesta di accesso agli atti da quasi un mese, non solo non riusciamo ad ottenere le copie di quelli visionati, ma l'Area servizi della Asl1 ci ha appena inviato una comunicazione ufficiale con la quale si definisce 'frettolosa ed informale la nostra visita', chiedendoci ancora una volta di presentare una richiesta ufficiale che abbiamo già consegnato per ben due volte”.

Cirignoni ricorda inoltre che la prima delle due interrogazioni da lui presentate era stata depositata più di un anno e mezzo fa: “Vi si segnalava l'abnormità della differenza tra le due offerte presentate, pari a oltre 7 milioni di euro (una delle due società aveva presentato un'offerta di 12 milioni) su un appalto di poco meno di 5 milioni che avrebbe richiesto controlli e verifiche, evidentemente mai fatti dall'assessorato. Con la seconda interrogazione, presentata unitamente ad un esposto alla Procura della Repubblica di Perugia – conclude l'esponente della Lega -, chiedevamo conto dei mancati adempimenti antimafia da parte della stazione appaltante”

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