Trasporto pubblico locale - Le imprese artigiane pronte ad un ruolo fondamentale
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PERUGIA - “Le imprese artigiane possono e devono giocare un ruolo importante nella riorganizzazione del trasporto pubblico locale”. Ad affermarlo è Enrico Ceccarelli, fresco di nomina alla guida del C.A.M. (Consorzio Artigiano di Mobilità, ndr), la prima e unica esperienza in Italia nel comparto artigiano della mobilità, che raggruppa, dalla sua costituzione nel 2002, le oltre 100 imprese e consorzi del settore aderenti a Cna e Confartigianato, con circa mille addetti. Ceccarelli, giovane imprenditore laureato e già presidente di un piccolo consorzio artigiano, nonché presidente provinciale di Cna Fita Perugia, traccia una strategia chiara in vista delle prossime scadenze.
“Nei prossimi mesi la Regione, insieme alle Province, dovrà procedere alla definizione del nuovo piano dei trasporti e dei piani di bacino e provvedere a definire le procedure per l’aggiudicazione dei servizi di trasporto pubblico locale che, salvo proroghe, scadranno a dicembre 2012. Noi crediamo che questo appuntamento rappresenti un’occasione importante per una seria riorganizzazione del Tpl e per dare finalmente una svolta al sistema di gestione del comparto. In Umbria la percentuale di operatori privati che hanno in gestione servizi di trasporto pubblico è tra le più basse d’Italia: appena il 5% rispetto a regioni in cui si arriva anche al 30%. È arrivato il momento di cambiare rotta – prosegue Ceccarelli”.
Per il presidente del Cam nel corso degli ultimi anni “le imprese artigiane del settore trasporti hanno compiuto un ulteriore salto di qualità, diventando sempre più portatrici di una nuova cultura imprenditoriale e di nuove soluzioni organizzative. Grazie a investimenti innovativi e in risorse umane, esse rappresentano un insostituibile patrimonio per la realtà regionale, alle prese con un processo di riorganizzazione edi spending review che deve tenere ben saldi i principi dell’efficienza e dell’economicità dei servizi. Di fronte al profondo mutamento delle esigenze di mobilità della collettività e alla scarsità di risorse disponibili, crediamo che le imprese artigiane del settore dei trasporti siano in grado di esprimere livelli di flessibilità, capacità, economie di scala, nonché soluzioni organizzative innovative che le istituzioni con responsabilità di governo nel settore potranno sfruttare in modo molto più significativo.”
Il presidente sottolinea anche sulle gravi difficoltà economiche cui devono far fronte le imprese che hanno attualmente in gestione alcuni servizi di trasporto pubblico. “Parliamo di servizi aggiudicati da tempo, per i quali si applicano tariffe ormai assolutamente starate rispetto alla crescita vertiginosa dei prezzi del carburante e all’aumento della pressione fiscale: devono essere introdotti meccanismi di revisione automatica delle tariffe che tengano conto di questi aumenti e delle disparità di trattamento che spesso si verificano tra operatori pubblici e privati. I tempi sono cambiati. Noi – conclude Ceccarelli - siamo pronti ad assumerci nuove responsabilità, ma anche a presentare proposte e a investire su progetti condivisi funzionali all’efficientamento del comparto. Ci aspettiamo ovviamente che le istituzioni possano tener conto di questa nostra disponibilità a tracciare insieme quelle strategie in cui pubblico e privato possano, nel reciproco rispetto dei ruoli, migliorare la qualità della risposta alle esigenze dei cittadini”.
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