PERUGIA - Le segreterie regionali dei sindacati trasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa-Cisal, si sono incontrate il giorno 13 maggio con l'assessore regionale con delega ai trasporti Enrico Melasecche e con il presidente delle tre Scarl che effettuano il trasporto pubblico locale in Umbria, Velio Del Bolgia.

In Umbria si registra un calo importante dei contagi da Covid-19, dato che ha spinto la Regione a sollecitare il Governo nazionale per una riapertura ed una ripresa delle attività lavorative il più presto possibile, addirittura in anticipo rispetto ad altre zone del paese. Tuttavia, la Regione Umbria è tra le pochissime realtà nazionali ad effettuare ad oggi un servizio di trasporto pubblico solamente al 50% delle sue potenzialità. Questo sta a significare che molti territori non hanno collegamenti, nonostante, già dal 4 maggio, molte attività abbiano ripreso a lavorare a pieno regime e nonostante sia prevista la possibilità di spostamenti entro le regione, come da ultimo Dpcm.

In questo contesto, moltissimi lavoratori del settore trasporti si ritrovano nel Fondo Bilaterale di solidarietà. Fondo non sufficiente a garantire nel lungo periodo la tenuta economica dei lavoratori stessi e delle loro famiglie, vista la forte decurtazione dello stipendio. Decurtazione che ad oggi colpisce quasi il 50% degli operatori.

Come sindacati dei trasporti abbiamo chiesto con forza all'assessore Melasecche di ripristinare pienamente i servizi ai cittadini, poiché, se pur nel pieno rispetto delle attuali normative a tutela della salute di lavoratori e utenti, siamo convinti che con il riprendere delle attività produttive i cittadini umbri debbano poter usufruire di un trasporto su gomma adeguato e funzionante.

Nella giornata di ieri l'assessore non ha saputo risponderci con chiarezza, ci aspettiamo che nei prossimi giorni accolga la nostra proposta.

Ricordiamo che sono le Regioni che hanno il potere di decidere la quantità di servizio da erogare ai propri concittadini, con il famoso decreto Cura Italia.

Sui corrispettivi economici, sentiamo l'obbligo morale di smentire lo stesso assessore, che lo scorso 18 aprile aveva comunicato a mezzo stampa il pagamento dei servizi svolti nel primo bimestre dell'anno in corso. In realtà, come emerso durante la riunione del 13 maggio, nonostante le aziende al 31 marzo abbiano presentato le fatture per gennaio e febbraio, per stessa ammissione dell'assessore Melasecche, ad oggi gli uffici tecnici della Regione non hanno ancora provveduto al loro pagamento.

La situazione è complicata: le Aziende della Scarl, vivono oggi una pesante condizione di mancanza di liquidità; la Regione vanta debiti importanti con le stesse (che in risposta hanno aperto contenziosi legali); gli introiti della bigliettazione nei mesi di aprile e marzo si sono ridotti in modo drastico. A fronte di tutto questo auspichiamo che quanto prima la Regione regolarizzi il dovuto pregresso. Non accetteremo che a fare le spese di contenziosi e liti tra Regione e aziende siano i lavoratori. Nel malaugurato caso in cui la crisi di liquidità sopracitata generasse difficoltà di erogazione negli stipendi, come sindacati siamo pronti a intraprendere battaglia. 

Nella giornata di ieri abbiamo chiesto all'assessore di farsi carico di questa situazione prima possibile.
Sempre nella riunione di ieri, ci è stato comunicato che il progetto di creazione dell'Agenzia regionale sta proseguendo. L'Agenzia, come noto, permetterebbe di sterilizzare il costo dell'Iva nei trasporti, purtroppo però ad oggi non è chiaro quanto la Regione voglia spendere per il trasporto pubblico nell'anno 2020. L'assessore non ci ha fornito cifre chiare e oggi possiamo solo supporre a quanto ammonti la disponibilità economica del fondo Regionale Trasporti per l'anno in corso.

Usciamo pertanto dalla riunione di ieri con un quadro poco chiaro e scarsamente dettagliato, avremmo voluto più elementi di merito e maggiore coraggio nelle affermazioni.

FILT-CGIL FIT CISL UIL Trasporti Faisa Cisal Marco Bizzarri Gianluca Giorgi Stefano Cecchetti Paolo Bonino

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