(AKR) - PERUGIA - Conferenza stampa questa mattina a Palazzo Donini di Perugia per presentare il report del Social Media Tour "#AlTrasimeno" che si è svolto dal 20 al 22 giugno. Ma l'argomento del giorno non poteva che essere il servizio mandato in onda dalla televisione pubblica tedesca ARD che ha pesantemente attaccato la pista ciclabile e tutto il Trasimeno.

Il Social Media Tour ha visto la partecipazione di 40 tra giornalisti specializzati, blogger, twittstar e influencer italiani del mondo della comunicazione. L'incontro e il progetto, promosso da Sviluppumbria, era nato con lo scopo di valorizzare in modo sostenibile e low cost il territorio del Trasimeno, con tutte le possibilità di svago che offre, dalla cultura e l'arte allo sport, dai percorsi naturalistici a quelli enogastronomici.

è stato spiegato chi sono gli infuencer (influenzatori): sono un gruppo di persone socialmente attive, connesse con reti sociali, hanno impatto, hanno molteplici interessi e tendono ad essere i primi ad utilizzare o abbandonare settori di mercato; i canali scelti per la promozione sono Facebook, Instagram, Twitter, Google+, Pinterest e il mondo dei blog.

Ottimi i numeri ottenuti: su Facebook c'è stato un incremento in pochi giorni di 2521 fan; 520 post su Instagram con 32.474 like e 502.400 visualizzazioni; l'hashtag #AlTrasimeno ha raggiunto su Twitter 10.900 tweet e un picco di interazione di 2.425.251, con un reach potenziale nei tre giorni di oltre 38 milioni.

L'assessore regionale al turismo Fabrizio Bracco ha valutato molto positivamente l'esperimento che dimostra, ha detto, la grande forza della rete con costi molto contenuti in relazione ai contatti conseguiti. «Non immaginavamo che proprio in questi giorni - ha detto Bracco - sarebbe scoppiata la polemica sul servizio dell'ARD. Un'operazione quella della tv tedesca doppiamente strumentale perché usa il Trasimeno per attaccare l'Italia e la Spagna sul cattivo uso dei fondi europei e l'Umbria invece è proprio una delle regioni che li usa meglio: altro motivo è l'uso personale del servizio per difendere alcuni interessi privati legati alla pista ciclabile e di bassa politica locale. La pista ciclabile è stata progettata bene - ha continuato Bracco - e con la massima attenzione e scrupolo ambientale, evitando anche di utilizzare materiali non compatibili che avrebbero evitato il parziale, molto parziale, allagamento di questi mesi. Poi voglio sottolineare le grandi falsità affermate: lago non balneabile, assenza di depuratori e strutture fatiscenti, quando tutti possono leggere le analisi costanti dell'Arpa e quelle di Legambiente che ha confermato le 5 e 4 vele alle nostre spiagge».

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi che ha rivendicato il costante lavoro di manutenzione delle sponde, la pulizia dei fossi e la cura che l'ente mette per salvaguardare l'isola Polvese.

Ancora più duro il sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino che ha parlato di operazione falsa e vigliacca che sparge fango sul territorio. «Il Trasimeno è una risorsa enorme per il benessere economico di tutta l'Umbria. Propongo alla Regione di agire legalmente contro l'ARD con la richiesta in sede civile di un risarcimento danni per molti milioni di euro. La pista ciclabile vede ogni giorno, soprattutto nei mesi estivi, centinaia di ciclisti che la percorrono, molti anche locali. Sono stati predisposti dei percorsi alternativi segnalati per il tratto non praticabile e mi sembra strano che non sia stato sentito nessuno di questi fruitori giornalieri. A livello locale ci sono personaggi che pur di trarre un vantaggio politico distruggono l'immagine del Trasimeno che faticosamente, insieme agli operatori turistici, cerchiamo di costruire in tutto il mondo. L'immagine del Trasimeno non è della maggioranza che la governa ma è di tutti i cittadini. Il lago è bellissimo, pulito, balneabile e gode di ottima salute». (AKR)

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