PERUGIA -  I consiglieri provinciali Claudio Fallarino e Valter Carloia, considerato che il dibattito sul riassetto istituzionale dell’Umbria è giunto ad una fase cruciale e che tale riorganizzazione avrà un peso importante anche per il livello e la qualità dei servizi presenti nei territori, ritengono opportuno esternare la loro preoccupazione in merito all’assetto dei servizi sanitari e socio assistenziali nell’area del Trasimeno.

Tale preoccupazione riguarda in particolare l’attuazione dell’Accordo di Programma stipulato dagli stessi in qualità rispettivamente di Sindaco di Città della Pieve e di Sindaco di Castiglione del lago, il 25.6.2005 insieme alla Regione Umbria e all’ASL 2 e che a tutt’oggi rimane incompiuto.

Il richiamato Accordo di Programma, oltre che avere un valore formale, sanciva l’avvio di un processo condiviso dalle istituzioni e dalle popolazioni locali per la concreta realizzazione dell’Ospedale unico del Trasimeno, comprensivo del Punto Nascita, la chiusura di Castiglione del lago e la riconversione del plesso ospedaliero di Città della Pieve.

Nel ribadire la validità dell’Accordo, invitano la Regione a realizzare nel più breve tempo possibile quanto previsto nell’accordo stesso, in particolare in esso si evidenziava l’impegno a non ridimensionare gli attuali servizi ospedalieri.

Inoltre la Regione ha annunciato di voler diminuire gli attuali punti nascita, secondo un criterio che potrebbe penalizzare quello del Trasimeno che rappresenta, non solo una eccellenza per l’Umbria, ma la sua chiusura potrebbe compromettere la stessa realizzazione dell’Ospedale territoriale.

Alla luce delle oggettive difficoltà finanziarie ed alla necessità di procedere ad un nuovo assetto organizzativo dei servizi, condividiamo l’esigenza di una riforma profonda del sistema sanitario umbro, fermo restando l’obiettivo prioritario di completare la rete dei servizi ospedalieri territoriali in corso di realizzazione da molti anni, nella quale manca l’Ospedale del Trasimeno, indispensabile per mantenere un adeguato livello qualitativo e quantitativo di servizi nel nostro territorio, oltre che la sua identità storica, sociale e culturale.
 

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