PERUGIA - Dopo un inizio travolgente a San Feliciano con il Rock-Blues della strepitosa blueswoman serba Ana Popović, nel week-end Trasimeno Blues approda a Castiglione del Lago per una due giorni di grande musica Blues e Rock.

Venerdì 22 luglio (ore 21.30) la meravigliosa Rocca Medioevale ospiterà uno degli eventi Blues più attesi dell’estate: lo show della superlativa cantante Diunna Greanleaf in coppia con il grande armonicista di Chicago Billy Branch. Diunna Greenleaf è una strepitosa cantante texana con forti radici nella Gospel music.

Vincitrice di numerosi premi, è dotata di una voce possente e ha sviluppato uno stile personale incredibilmente energico e seducente, capace di far emozione sia con un Blues tradizionale a cappella sia combinando sapientemente il Gospel con il Jazz ed un Soul appassionato.

Quest’estate in tour in Europa, Diunna Greenleaf presenterà il suo nuovo entusiasmante progetto che la vede insieme a Billy Branch, armonista storico della scena Blues di Chicago sin dagli anni ’60, quando suona dal vivo con Lefty Dizz e Junior Wells. Numerose le sue prestigiose collaborazioni sia live che session di studio per Oscar Brown Jr., Jimmy Walker e Willie Dixon, passando poi sotto l’egida di quest’ultimo e diventando membro regolare dei Chicago Blues All Stars al posto di Carey Bell. Negli anni ’70 fonda il suo gruppo, The Sons of the Blues, che vede tra gli altri i figli d’arte Lurrie Bell (anch’egli suonerà al festival il 25 luglio a Magione) alla chitarra e Freddie Dixon al basso. Numerose le sue collaborazioni con musicisti leggendari tra cui Muddy Waters, Big Walter Horton, Son Seals, Lonnie Brooks, Koko Taylor, Johnny Winter e Albert King. Armonicista che alle doti tecniche unisce gusto e senso della misura riallacciandosi a una impostazione tradizionale e cantante dalla bella naturalezza, Billy Branch è considerato uno dei musicisti più in vista della Chicago anni ’80, anche per le sue serie iniziative sociali, tra le quali l’insegnamento del Blues nelle scuole, attività che la accomuna proprio a Diunna Greanleaf.

La Rocca Medioevale di Castiglione del Lago ospiterà sabato 23 luglio (ore 21.30) un altro grande evento musicale all’insegna della migliore musica italiana tra Blues e dintorni: il concerto dell’indiscusso rappresentante del Rock d’autore italiano Eugenio Finardi che con questo tour celebra 40 anni di carriera e fa rivivere di nuova luce canzoni simbolo come “Extraterrestre”, “Musica Ribelle”, “La Radio”, “Dolce Italia”.

La giornata di musica di venerdì è intensa di appuntamenti a cominciare dal duo elettroacustico di Mark Hanna e Davide Pannozzo in concerto alle ore 18.00 a Zocco Beach (San Feliciano). Artisti di fama internazionale, Mark Hanna e Davide Pannozzo presentano questo entusiasmante progetto in cui la poliedricità dei due ha dato vita ad un mix musicale che spazia dal Blues al Funk fino a toccare il Jazz. Il duo si propone in una versione elettroacustica con Mark Hanna alla chitarra acustica e voce e l’astro nascente della chitarra Blues Davide Pannozzo alla chitarra acustica lead & voce.

La ritmica è affidata quasi esclusivamente agli strumenti armonici, capaci di creare dinamiche ed incastri ritmici intriganti, grazie anche all'uso di effetti e campionatori in tempo reale. L'esperienza live è assolutamente travolgente e ricca di emozioni, rese ancora più intense dalla meravigliosa scenografia naturale del tramonto sul lago.

A mezzanotte il Blues insolito e accattivante di Son od Dave sarà protagonista alla Darsena Bar Caffè. Ex chitarrista dei Crash Test Dummies, nato in Canada ma cresciuto a Londra, Benjamin Darvill è stato folgorato sulla strada del Funk dal sacro spirito Gospel-Blues e ha scelto Son of Dave come nome d’arte della sua one man band. Canta, suona l’armonica accompagnandosi con il beat box, batte il tempo con piedi e tamburello, si muove fra washboard e mandolino, mette tutto in loop e finisce per dare mille forme nuove ad un suono antico. Son of Dave prende linfa dal Blues “artigiano”, il Folk più autentico e dalla tradizione del cantautorato americano. Ciò che cambia radicalmente è lo spirito allegro e spensierato con cui Ben interpreta, sconvolgendolo, un retaggio musicale così importante. La modalità low-fi dei suoni sporchi e scarni, le impennate in stile blaxploitation, le decostruzioni ritmiche e un piglio quasi cabarettistico sono i termini con i quali l’artista costruisce un vocabolario assolutamente originale.
 

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