ideato da Dino Lopardo

collaborazione drammaturgica Rosa Masciopinto

con Dino Lopardo e Mario Russo

musiche di Mario Russo

scenografia Andrea Cecchini

assistente e organizzazione Elena Oliva

produzioni video Giuseppe Salviulo

produzione MADIEL

“Se non dovessi tornare, sappiate che non sono mai partito. Il mio viaggiare è stato tutto un restare qua, dove non fui mai”

Trapanaterra è un’Odissea meridionale, una riflessione sul significato di «radice» per chi parte e per chi resta, un’ironica e rabbiosa trattazione dello sfruttamento di una terra. “Chi sei? Dove vai? Da dove vieni? Cosa vai cercando? Quando te ne andrai?” Sembra dire il fratello che è restato a quello che è tornato. 

Il più piccolo in calosce si districa tra i tubi gorgoglianti della raffineria. Il più grande quello che è “scappato”, è un bohemienne che respira di nuovo l’aria di casa, una casa che forse non c’è più, che è cambiata. Un Paese di musica e musicanti dove non si canta e non si balla più, nemmeno ai matrimoni. Si può solo sentire il rumore delle trivelle, la puzza dei gas e il malaffare.

Storie d’infanzia, ricordi di famiglia, canti di piazza e bestemmie: è l’ultra-locale che diventa ultrauniversale. Tutto è impastato nel dialetto, osso delle storie che s’insinua come la musica.

Ma di chi è il coraggio, di chi resta? O di chi torna?

“Riflessione attenta, ironica e rabbiosa sul significato di radice. La nostalgia diventa musica, fatta non solo di strumenti ma di parole, quelle del dialetto del sud. Nulla è sbagliato nella geometria sublime”.

RECENSITO

“La verità è che chi ha assistito a questo spettacolo, ha avuto l’onore di gustarsi un primo germoglio di un nuovo linguaggio teatrale”.

Il Quotidiano del Sud

Video Intervista Radiophonica Perugia https://www.youtube.com/watch?v=vVdvam2losM

Video Trailer TRAPANATERRA

https://www.youtube.com/watch?v=ahMeJJHpErQ

12 aprile 2018 TEATRO ZENITH_ Via Benedetto Bonfigli 11, 06126 Perugia

 

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