Mercoledì scorso i lavoratori della Trafomec hanno incrociato le braccia per due ore, manifestando davanti ai cancelli dell’azienda e protestando per l’assenza “ingiustificabile” dell’azienda, che nega il confronto con il sindacato da mesi, spingendo sempre più verso il baratro un’azienda storica come la Trafomec.
“I lavoratori, attraverso la manifestazione e lo sciopero, si erano prefissati lo scopo di costringere l’azienda a convocare un tavolo di confronto – scrivono in una nota Fiom Cgil e Fim Cisl, insieme alla Rsu aziendale - per affrontare i tanti nodi irrisolti che imbavagliano il sito produttivo mettendone a repentaglio il futuro. Dopo una settimana lo scenario non è purtroppo cambiato”.
“L’azienda tace, un silenzio assordante – continuano i sindacati - e i lavoratori sono sempre più preda della più drammatica impotenza per modificare lo status quo”.
La convocazione da parte della Regione dell’Umbria, prevista per giovedì 3 giugno, è stata accolta in modo positivo, in quanto si riuscirà ad aprire un tavolo di confronto, che si spera rimanga aperto fino al termine della vertenza, nel quale trovare convergenze per spingere l’imprenditoria locale a costruire un’alternativa seria e credibile rispetto all’attuale proprietà. “I lavoratori si riuniranno in assemblea, venerdì 4 giugno 2021, per valutare quanto emerso nell’incontro con la Regione – concludono Fiom, Fim e Rsu - e per capire se e come l’azienda avrà compiuto atti di apertura in merito al confronto sindacale richiesto”.

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