"Lancio una provocazione, che in fondo tale non è, essendo contenuta nel nostro programma politico: oltre alle province, eliminiamo anche le Asl, come tutti gli enti di secondo e terzo livello". A dichiararlo è Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale. "Dobbiamo metterci in testa che questo Paese ha bisogno di riforme serie e non di mezze misure e dei soliti compromessi: a chiedercelo non è solo l'Europa, ma anche istituzioni quali la Banca Centrale Europea ed il Fondo Monetario Internazionale. Si tratta di un processo necessario per ridare credibilità al nostro Paese, ridurre la spesa pubblica e l'invadenza della politica e dei partiti nella vita dei cittadini. Si parla tanto dell'invadenza della politica nella sanità, ma nessuno ha il coraggio di ripensare il modello delle Asl e delle nomine al loro interno o tutte quelle nei consorzi, enti, società partecipate e via discorrendo, che l'Unione delle Province Italiane ha conteggiato nel numero di ben 3127 enti inutili. Bisogna smettere di essere un Paese di Ponzio Pilati: le riforme o si fanno o non si fanno. Se vogliamo snellire e sburocratizzare la macchina dello Stato e assestare un colpo di grazia ai partiti e alle loro logiche di casta, occorre operare immediatamente, qui e ora, su tutti quegli enti ed istituzioni che ingolfano la vita burocratica ed amministrativa dello Stato e dei cittadini. Occorre avere il coraggio di attuare quello che serve al Paese, nell'ottica di un futuro in cui l'Italia sarà solo uno dei componenti dell'Unione Europea ed il frazionamento istituzionale al suo interno, così come quello dei servizi, non avrà più ragion d'essere".

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