Dopo il partecipato evento di anteprima, venerdì 20 settembre, con l’appassionata lecture dell’architetto Stefano Boeri, dal titolo “Architettura Vivente”, dal 25 al 28 settembre Perugia si prepara ad accogliere, nella suggestiva cornice di S. Francesco al Prato, il festival Seed - Design actions for the future. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Guglielmo Giordano e curata dall’Istituto Nazionale di architettura (IN/Arch), promuove l’incontro tra arti e scienze, tra cultura del progetto, discipline umanistiche e altri campi del sapere, con l’obiettivo di indagare alcune grandi questioni del nostro tempo.  Seed è un format di dialogo interdisciplinare che mira a generare nuove idee e proposte: semi di pensiero (dall’inglese ‘seed’, seme) da cui far germogliare una cultura della sostenibilità argomentata e consapevole.

Tema di questa terza edizione: gli “Equilibri” che caratterizzano la condizione di generale instabilità del XXI secolo segnato dagli effetti dei cambiamenti climatici sui sistemi urbani, ambientali e sociali, dall’esplodere di conflitti internazionali, dall’acuirsi delle disuguaglianze e dall’avvento dell’intelligenza artificiale. Riunendo oltre 50 esperti tra architetti, designer, scienziati, filosofi e artisti, Seed è il terreno fertile per una riflessione generativa di progetti, politiche e scelte consapevoli.

La serata inaugurale del 25 settembre si aprirà alle ore 18 con i saluti istituzionali e la presentazione del programma da parte degli organizzatori e curatori della manifestazione, Andrea Margaritelli e Barbara Cadeddu; sul palco anche Walter Mariotti, filosofo e Direttore Editoriale di Domus, storica rivista che ha scelto Lord Norman Foster come Guest Editor del 2024. Domus, che dal 1928 racconta i mondi dell'architettura, del design e dell'arte, è per la prima volta media partner della manifestazione, insieme a Rai.

Ospite speciale della serata: Roberto Battiston, fisico sperimentale, divulgatore e saggista, già presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, che alle ore 19 presenterà “Come acrobati sul filo. Una favola contemporanea”: una lectio dedicata a celebrare l’importanza del pensiero scientifico per decifrare la complessità e l'imprevedibilità della realtà contemporanea. Successivamente la serata sarà animata dalle note jazz del pianista Danilo Rea e dalla performance di Marco Quercioli, campione del mondo di Stone Balance. Tra i numerosi interventi di giovedì 26 settembre, Luca Bindi, professione ordinario di mineralogia e cristallografia all’Università di Firenze e Direttore del dipartimento di Scienze della Terra del medesimo Ateneo, terrà una lecture sulla straordinaria scoperta dei “quasicristalli in natura”.

Nel pomeriggio Alessandro Aresu e Lucio Caracciolo, direttore della storica rivista di geopolitica LIMES, analizzeranno i nuovi squilibri globali a partire da una lettura di come le relazioni internazionali e la rivoluzione tecnologica stanno modificando lo spazio e i comportamenti, a partire dall’osservazione dalle straordinarie mappe parlanti di Laura Canali, cartografa e geopoeta.

Con un salto di scala che si spinge dove lo sguardo non può arrivare, Sofia Fatigoni, giovane astrofisica e cosmologa sperimentale umbra, parlerà di equilibrio dell’Universo dopo il Big Bang. Ancora, Walter Mariotti farà una riflessione sul paesaggio, italiano, inteso come punto di equilibrio di un paese e di una comunità, che nell’azione sul paesaggio trova il simbolo del proprio desiderio. Tra gli ospiti internazionali Peter Bil’ak, grafico e Type designer olandese, che lavora per rendere accessibili i carrettieri della composizione tipografica a tutti/e, testandoli con l'aiuto di lettori ipovedenti e operando con comunità linguistiche emarginate e designer nativi in tutto il mondo, sarà in dialogo con Marco Tortoioli Ricci, grafico e presidente AIAP.

 

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