CITTA’ DELLA PIEVE - Si apriranno domani mattina, 25 dicembre, le porte del Presepe monumentale del terziere Castello, nei sotterranei di Palazzo della Corgna: fino all’8 gennaio, migliaia di visitatori, come ogni anno, percorreranno le sale delle antiche cantine del Palazzo del Duca Ascanio per ammirare il frutto del lavoro dei volontari del Terziere.

Da tre mesi a questa parte, artigiani ormai esperti e un gruppo di giovani “apprendisti” si sono dati ogni sera appuntamento qui sotto per allestire centinaia di metri quadrati di rappresentazione, costruita nelle varie sale che convergono verso quella della Natività.

Dalla fine degli anni Sessanta questa tradizione artistica e di autentica spiritualità ha attraversato tutte le mode “laiche”, presentando ad ogni edizione un modo sempre nuovo di raccontare il Natale di Dio, con uno sguardo all’attualità. Le domande dell’umanità, sconvolta dalla Natura, che a sua volta l’Uomo ha progressivamente stravolto, quasi incurante del Dono ricevuto, sono protagoniste del presepe monumentale dei castellani.

Il tema che guida le riflessioni di questa edizione è un invito esplicito a ritrovare il senso del Dono e della responsabilità della scelta di accettarlo: “Possiamo ancora scegliere di amare”. “Se il dono è di Dio - spiegano i volontari del Presepe - la scelta è dell’Uomo: una grande Arca, come quella di Noè, che ha scelto di credere e di sperare nella Salvezza, è il simbolo che abbiamo collocato all’interno del nostro presepe, a rappresentare la svolta di chi si affida alla Provvidenza ma nello stesso tempo si mette al lavoro, in cammino”.

Tra i primi animatori dell’iniziativa, i vecchi artigiani del Castello e il parroco di San Pietro, Don Oscar Carbonari: “Quest’anno - ricorda Michele Gorello, presidente del Castello - ci sarà uno spazio dedicato a Don Oscar, un’occasione per ricordare la sua figura e il grande stimolo che, insieme ai primi fondatori, ha dato al Terziere e al Presepe, e più in generale alla comunità pievese”.

Legato ogni anno ad una iniziativa di solidarietà a favore del sud del mondo, per questa edizione il Presepe di Città della Pieve sosterrà gli artigiani kenioti della cooperativa Maarifa, attraverso la donazione di un quinto del ricavato dei biglietti d’ingresso e dell’intero incasso del mercatino di prodotti artigianali realizzati dagli stessi artigiani, allestito all’interno dei sotterranei. Ogni visitatore parteciperà così ad un concreto gesto di solidarietà.
 

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