TODI - Ha spiegato di avere maturato la decisione di dimettersi da vescovo di Orvieto-Todi dopo la morte del diacono Luca Seidita, ''una vicenda che ha mi ha suscitato perplessità'', monsignor Giovanni Scanavino che stamani ha incontrato i fedeli subito dopo che era stata resa nota la decisione del Papa. Il suo intervento e' stato piu' volte interrotto dagli applausi. All'incontro - seguito da una conferenza stampa - hanno partecipato circa 150 persone. Le stesse che all'esterno della casa parrocchiale hanno esposto alcuni striscioni. ''Obbediamo ma ti amiamo'' c' era scritto su uno di questi.

Nell'incontro, monsignor Scanavino ha evitato qualsiasi accenno polemico con la Santa Sede e ulteriori riferimenti alla vicenda del diacono. L'ormai ex vescovo si e' invece soffermato su quelle che, a suo avviso, sono state le divisioni degli ultimi anni nella Chiesa orvietana. ''Un cancro che bisogna curare, anche con il bisturi'' ha sottolineato monsignor Scanavino. ''Bisogna superare le divisioni - ha aggiunto - e ritrovare la comunione. C' e' bisogno di una unita' piu' vera. Riconosco che non sono stati capace di curare questo aspetto legato alle divisioni''. Monsignor Scanavino ha annunciato che ora tornera' tra i padri Agostiniani dai quali proviene e l'intenzione di restare a vivere in Umbria. 

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