Il mercatino natalizio “Addobbi e balocchi” ha chiuso i battenti, con un ordine di sgombero forzato del sindaco. E così, dopo l’avvio in ritardo l’11 dicembre e la promessa di un pieno allestimento entro il 14, venerdì 17 tutto si è concluso tristemente, così come iniziato. Per tutto il periodo natalizio continueranno a girare manifesti e volantini dell’Amministrazione comunale con la pubblicità di un mercatino che non c’è! Dobbiamo dirci francamente che Todi non era mai scesa così in basso!
Di fronte a tutto ciò, il sindaco, col buon fare da avvocato, scrive una lettera di sgombero e pensa di scaricare, così, le responsabilità della barbina figura sulla sola associazione organizzatrice.
Ruggiano dimentica, però, che di questa città è sindaco e non difensore civico. Su di lui ricadono le responsabilità politiche ed amministrative di una scelta sbagliata ed indecorosa; responsabilità alla base dell’increscioso evento, ben più gravi di quelle organizzative.
Lo stesso sindaco ha riconosciuto che il periodo di Natale è fondamentale per l’economia del nostro territorio, per buona parte fatta di commercio, turismo ed artigianato. Lo è ancora di più in un anno difficile come quello in corso, a causa della crisi perdurante e stringente.
Di fronte a tutto ciò, l’amministrazione doveva profondere il massimo impegno ed alimentare la più larga condivisione, per mettere in campo attrattive ed iniziative di richiamo ed innalzare, così, l’offerta della nostra città. Ha, invece, dato il peggio di se stessa: dopo un festival costoso ed inutile, dopo una stagione teatrale ridotta ai minimi termini, il Natale 2010 ci ha riservato un orrendo tendone a deturpare la Piazza, un mercato di assoluta insignificanza ed un programma degli eventi e delle manifestazioni debolissimo, pubblicizzato con un depliant pieno di errori, alcuni davvero imbarazzanti (basti dire che al posto del numero di telefono dell’Ufficio informazioni turistiche è stato messo quello di un poliambulatorio medico).
Alle nostre immediate proteste, alle critiche di tanti cittadini ed operatori, Ruggiano dapprima ha risposto con la sua solita indifferenza, poi, quando si è reso conto che stava difendendo l’indifendibile, è corso ai ripari, scaricando tutte le responsabilità sulla società che ha organizzato il mercatino.
Troppo comodo! La società avrà le sue responsabilità (lo verificheremo andando a consultare gli atti deliberativi, le concessioni edilizie, di suolo pubblico, il contratto stipulato), ma ciò non annulla minimamente le responsabilità politiche ed amministrative di chi (lo stesso sindaco, uno o più assessori?) ha accettato la proposta della società in questione, l’ha autorizzata, ha seguito le relative pratiche amministrative, ha perseverato per oltre una settimana nell’errore, fino al patetico tentativo di mascherare la bruttura del telone con una fila di piante di lato.
Vogliamo conoscere chi ha portato le pratiche in giunta, chi le ha firmate e chi ha proposto il debole cartellone di iniziative culturali e ricreative per questo periodo.
È troppo comodo pensare di liquidare in modo burocratico il fallimento dell’intera programmazione natalizia, è troppo comodo non assumersi le responsabilità per il danno arrecato all’immagine della città ed alle sue attività economiche e commerciali, è troppo comodo pensare che a pagare debbano essere solo la ditta che ha gestito il mercatino, gli esercenti che vi avevano aderito, fuggiti notte tempo, e le decine di operatori commerciali della nostra città.
Chi ha avallato politicamente ed amministrativamente tutto ciò abbia il coraggio di chiedere scusa alla città e dimettersi.
La vicenda del mercatino non è che l’ultima prova di un modo di amministrare sciatto, superficiale, improvvisato, senza progetti ne’ programmazione, pessimamente decisionista, chiuso, autoreferenziale ed arrogante. Un modo che andiamo denunciando da tempo e che è la vera causa di quanto accaduto.

Carlo Rossini – Segretario Partito Democratico Todi
 

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