Un parco botanico, un'area della biodiversità, un'aula verde per fare esperienze di educazione ambientale: è quanto sta prendendo forma sulle pendici del colle di Montecristo, nei terreni dell'azienda dell'Istituto Agrario, lungo uno delle vie di accesso alla città di Todi, tutt'intorno all'ex monastero medievale, da quasi un secolo e mezzo sede della "Cittadella Agraria". Sta infatti volgendo al termine un primo intervento di riqualificazione avviato nei mesi scorsi dalla Comunità Montana con un investimento di circa 25mila euro in attuazione della legge regionale 18/23. I lavori hanno riguardato la regimentazione delle acque meteoriche, il ripristino della viabilità e sentieristica interna e la dislocazione di una piccola aula all’aperto dove poter svolgere lezioni ed osservazioni. Si è provveduto al posizionamento di tratti di steccionata di legno, alla potatura di alcune piante, alla piantumazione di nuovi alberi e al posizionamento di una prima segnaletica. I lavori della Comunità Montana danno continuità a quelli eseguiti in precedenza dall’azienda per la ripulitura dei gradoni a valle dell'Istituto, con il recupero di superfici che dovranno caratterizzarsi per utilizzi tematici volti a sostenere azioni di educazione ambientale ed agro-alimentare, come è già il caso dell’Arboreto Didattico inaugurato lo scorso anno in occasione della "Festa degli Alberi" promossa in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato e i Lions. Sono inoltre già presenti oliveti, boschi, una zona a ritiro ventennale, un frutteto produttivo ed uno didattico; seguirà nel tempo la messa a dimora di varietà di frutti a rischio di erosione genetica, al fine di implementare il frutteto storico e la biodiversità dell’area, anche attraverso la graduale realizzazione di campi catalogo, orti botanici, campi di erbe aromatiche ed officinali, nonché di una stazione ornitologica. L'aula verde verrà dotata nei prossimi giorni anche di una nuova stazione meteorologica i cui dati verranno messi a disposizione su internet.  Prima dell'inaugurazione, prevista ad inizio primavera, si metterà mano al viale di ingresso con la messa a dimora di filari di olmi, che in passato disegnavano le campagne della regione, nel segno dell'azione di recupero ambientale che caratterizza l'intero progetto.

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