“L’Amministrazione Romizi ha impiegato 9 anni per presentare l’unico progetto in tema di mobilità alternativa per la città di Perugia: la Linea Bus Rapid Transit (BRT), un progetto del quale si parla da tempo, ma di cui ancora oggi non è stata posta nemmeno la prima pietra.
Vedremo se i lavori per la realizzazione dell’infrastruttura saranno rapidi così come lo è stata l’approvazione della variante necessaria al BRT e se saranno conclusi entro il 30 settembre 2024, scadenza imposta dal PNRR. Lavori da realizzare in meno di un anno, che sarebbero dovuti iniziare a ottobre e che sono già slittati ai primi di novembre. Ritardi su ritardi, che comporteranno la presenza contemporanea di più cantieri in varie aree della città, con forte impatto su strade a elevato traffico quotidiano e conseguenti disagi per i cittadini.
Sì, proprio quei cittadini che non sono stati coinvolti o ascoltati da questa Amministrazione, ma ai quali, come avviene sempre, è stato presentato un bel progetto già impacchettato con tanto di fiocco, come è accaduto per il cosiddetto “Nodo di Perugia”. Cittadini che tuttavia, dovranno affrontare tutti i giorni le criticità che la realizzazione del BRT porta con sé. Non dimentichiamo, infatti, che tra le problematiche emerse, oltre alla poca interazione con gli altri mezzi di trasporto e la piccola percentuale di corsie preferenziali previste per la Linea del BRT, c’è anche quella legata al senso unico di via Settevalli. Circa 200 metri di strada, tra via Piccolpasso e via Barteri, che non sarà più a doppio senso di marcia, ma dove si potrà solo salire verso la stazione, proprio per agevolare il Metrobus.
Sono fortemente contrariata, perché è stata approvata un’opera di circa 110 milioni euro che tuttavia non ridurrà il traffico, non contribuirà a superare i problemi di mobilità della città e di cui la responsabilità verrà lasciata alla prossima Amministrazione, poiché l’avvio effettivo del servizio è previsto a settembre 2025 e pertanto, la futura Giunta dovrà affrontare i problemi della fase di collaudo, del pre-esercizio della linea e, soprattutto, le lamentele dei cittadini che accuseranno il nuovo sistema di mobilità, proclamato con tanta enfasi come trasporto rapido di massa, di non essere poi così rapido”.

Francesca Tizi - M5S
 

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