PERUGIA - Una manifestazione interregionale per dire un no deciso all’introduzione del pedaggio sul raccordo stradale Perugia – Bettolle a partire dal 2012.
Erano presenti gli stati maggiori della Cna dell’Umbria e della Cna di Arezzo alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa di protesta “Tir lumaca” che si snoderà sulla bretella stradale di collegamento tra Perugia e la Toscana la mattina del 24 giugno 2011, per concludersi con un’assemblea all’autodromo di Magione. L’appuntamento è per le 7.30 del mattino nei vari punti di raccolta individuati per chi proviene dai vari territori:

 Mezzi provenienti da Spoleto – Foligno – Bastia
Centro fieristico Maschiella (Bastia Umbra)

• Mezzi provenienti da Città di Castello - Umbertide – Gubbio
Stazione servizio IP (Zaganelli) E45 – loc. Ponte Valleceppi

• Mezzi provenienti da Todi – Marsciano – Deruta
Stazione servizio Q8 (Grill Service) – SS 3 Bis E45 – Km 66,830 – Loc Sant’Andrea di Agliano

• Mezzi provenienti da Perugia e zone limitrofe
Stazione servizio TOTAL (Placidi) – E45 Km 69,670 – Loc. Ponte S. Giovanni

• Mezzi provenienti da Toscana - Castiglione del Lago – Magione – Tuoro – Passignano – San Feliciano – Città della Pieve

Uscita superstrada Castiglione del Lago (direzione Perugia)

“Prevediamo la presenza di almeno 500 automezzi che occuperanno una sola corsia di marcia – annuncia Roberto Giannangeli, direttore della Cna provinciale di Perugia, promotore dell’iniziativa -. Ma non escludiamo una partecipazione addirittura superiore perché le adesioni continuano a pervenire ai nostri uffici. Su questo tema stiamo ottenendo un consenso diffuso, a dimostrazione che i timori sono largamente condivisi, sia tra le imprese che tra i cittadini”.

Annunciate le adesioni di numerosi parlamentari eletti in Umbria, di rappresentanti delle istituzioni umbre e Toscane, della Cna di Siena. “Riteniamo che l’introduzione del pedaggio su una strada priva, oltretutto, delle caratteristiche tecniche adeguate, sia un’autentica follia – afferma Andrea Sereni, presidente della Cna provinciale di Arezzo -. Mancano le corsie di emergenza, aree di sosta e parcheggio per i mezzi pesanti, il manto stradale è ampiamente dissestato, con pesanti conseguenze in termini di sicurezza. Senza contare che non esiste una viabilità secondaria alternativa degna di questo nome. Il ministro Altero Matteoli ha affermato che il pedaggio servirà anche alle spese di adeguamento del raccordo, ma non si può chiedere ai cittadini e alle imprese di pagare in anticipo per servizi che, forse, si otterranno solo domani”.

Unanime la contrarietà espressa dalle associazioni provinciali della Fita (trasporto merci e persone) di Arezzo, Perugia e Terni, rappresentate da Giuseppe Brasini, Enrico Ceccarelli e Piero Guidetti “Il pedaggio rappresenta un’ulteriore tassa per le imprese, soprattutto per quelle del settore trasporti, già penalizzate dai continui aumenti del gasolio, del bollo, delle polizze assicurative, delle tasse di soggiorno introdotte in vari comuni”.

“Invitiamo il ministro a riflettere maggiormente su una decisione che danneggerà le imprese, i cittadini, il turismo – dichiara Giancarlo Cardinali, vice presidente della Cna provinciale di Perugia -. Si concentrino invece le risorse per risolvere gli enormi problemi infrastrutturali del territorio, privo di collegamenti stradali e ferroviari”.

“L’occasione – conclude Giannangeli – servirà anche a ribadire la richiesta di nuove politiche per favorire la crescita della piccola impresa diffusa”.

Per ora - ha detto ancora Gianangeli - tra i parlamentari e' giunta solo l'adesione dei rappresentanti dei partiti di opposizione ''ma la nostra - ha sottolineato - e' una protesta su problemi che riguardano tutti i cittadini e non di parte''.

Come detto, oltre a Gianangeli sono intervenuti alla conferenza stampa il presidente della Cna di Arezzo Andrea Sereni, il vicepresidente della Cna di Perugia Giancarlo Cardinali e rappresentanti della Fita-Cna, l'organizzazione di categoria dell' autotrasporto - di Perugia, Terni ed Arezzo. Tutti hanno ripetuto che il raccordo, per l'assenza delle corsie di emergenza, le ''pessime'' condizioni del fondo stradale e la mancanza di adeguate aree di servizio e di sosta, non ha le caratteristiche di una autostrada a pagamento. Non esistono inoltre strade secondarie utilizzabili in alternativa al raccordo per cui l'introduzione del pedaggio non e' soltanto un insostenibile aggravio economico per tutti gli autotrasportatori, per artigiani e piccole imprese in genere che in Umbria e Toscana sono ''il 95 per cento del totale della aziende'', ma anche per turisti, pendolari e residenti in genere obbligati a servirsi del raccordo nei loro spostamenti.

Gli autotrasportatori umbri si ritroveranno alle 7,30 del 24 giugno al centro fieristico di Bastia Umbra, in aree di servizio a Ponte Valleceppi, Sant'Andrea d'Agliano e Ponte San Giovanni, mentre quelli della Toscana partiranno dall'uscita della superstrada a Castiglione del Lago. La protesta, dopo l'assemblea di Magione, dovrebbe concludersi nel primo pomeriggio.
 

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