Ticket beffa sui farmaci generici
Grazie alle proteste ricevute da alcuni cittadini e alla conferma avuta da molte farmacie dobbiamo denunciare quello che è un ulteriore attacco alle tasche degli italiani da parte del Governo. Questa volta non si tratta dei soliti aumenti delle tariffe. Si incide direttamente sul bene primario per eccellenza: la salute.
L’AIFA ha deciso di pagare meno (dal 10 al 40 % ) i farmaci generici alle aziende produttrici,che non via sia contestualmente l’obbligo per le medesime di adeguare i listini ai prezzi applicati, ha un solo significato: pagheranno -solo e ancora una volta -i cittadini.
Questo significa che se un medicinale “generico” sino all’altro ieri costava 10 euro, e questi erano a carico del servizio sanitario, ora lo stesso medicinale continuerà a costare come prima ma, se la molecola rientra fra quelle che l’AIFA ha deciso di abbassare del 40%, quattro dei dieci euro saranno a carico del malato. Con QUESTA OPERAZIONE -LEGGE 122 del 2010 - LO STATO PRELEVA DALLE TASCHE DEI CITTADINI 609 MILIONI di EURO.
La Federconsumatori di Perugia chiede alla Giunta regionale dell’Umbria di adottare lo stesso provvedimento che sta per adottare la Giunta Regionale Toscana e per non far pagare ai cittadini alcuna quota aggiuntiva, di cui si farà carico la Regione nel proprio bilancio.
Abbiamo già i generici più cari d’Europa e con questo ticket si rischia di spingere solo il consumo dei farmaci con principi attivi brevettati.
Inoltre le aziende produttrici dovrebbero adeguare al banco i prezzi dei prodotti, ma finora si son ben guardati dal farlo. Il risultato è un prelievo forzato dalle tasche dei pazienti,con tanti saluti al risparmio per l’uso del generico.
Alessandro Petruzzi
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