ROMA – Il Tevere che unisce naturalmente e indissolubilmente territori e culture, da ora in avanti, potrebbe diventare patrimonio dell’UNESCO. Innovazione, sviluppo endogeno, cura del territorio, sono state le parole d’ordine del convegno che si è tenuto ieri a Roma dal titolo “Tevere e regione Tiberina: dalla progettualità partecipata per la coesione sul territorio all’agenda di sviluppo”.

A partecipare per la Provincia di Perugia è stato l’assessore all’ambiente e turismo Roberto Bertini. A promuovere l’iniziativa è stato il consorzio Tiberina che coordina 50 realtà diverse, di cui 7 università, 17 enti locali (2 province e 15 comuni).

La proposta di far diventare questo territorio patrimonio UNESCO poggia sull’idea che il Tevere rappresenta la sintesi del paesaggio culturale italiano, in cui si intrecciano natura, storia, borghi, enogastronomia e arte. Il vantaggio del riconoscimento UNESCO sta nell’obbligo di una cura particolare del territorio anche attraverso una serie di protocolli che lo tutelino per le generazioni future.

A dare il saluto iniziale alla platea è stata Giuseppina Maturani Presidente del Consiglio Provinciale di Roma: “questo è un incontro di lavoro e approfondimento che spero sia un laboratorio di idee per lo sviluppo e la valorizzazione dei territorio toccati dal fiume Tevere. Sono convinta che, promuovere i territori del Tevere ad un livello internazionale, magari attraverso il riconoscimento a patrimonio dell’Umanità della regione Tiberina, sia la strada giusta per arrivare ad una valorizzazione economica di posti incantevoli toccati dal Tevere”.

A riconoscere la cura del territorio della Regione Umbria è stato Il Presidente CONSORZIO TIBERINA Giuseppe Maria Amendola che ha precisato “Un importante consorziato del Consorzio Tiberina è la FEE Italia onlus (che rappresenta nel nostro Paese la Foundation for Environmental Education) la FEE Italia rilascia il rinomato marchio “Bandiere Blu” ai Comuni marittimi meritevoli, applicando un Protocollo Internazionale uguale per tutti i Continenti, a carattere ambientale e turistico (servizi ai cittadini, accessibilità, etc), proprio in linea con il criteri di “turismo sostenibile” di cui l’Umbria è fiore all’occhiello. La FEE in genere non richiede tariffe ai Comuni per la propria attività di certificazione, proprio come ulteriore garanzia di indipendenza, ma stipula accordi con le Regioni per attuare campagne di attestazione nei Comuni sul mare ritenuti “virtuosi”. La stessa FEE ha iniziato una sperimentazione sui laghi che potrebbe essere applicabile, con opportune messe a punto, ai Laghi di Piediluco e Trasimeno”.

“Siamo molto interessati ad ottenere il marchio “Bandiere Blu” dall’onlus FEE Italia – ha affermato Bertini – anche quest’anno “Goletta Verde” di LegaAmbiente ha fatto tappa al Lago Trasimeno riconoscendo il buono stato di salute dell’acqua. La Provincia di Perugia ricade per circa il 98% nel bacino del fiume Tevere e viene effettuato un continuo lavoro di manutenzione, risorse permettendo, che cerchiamo di fare per il miglioramento della sponde. Nelle vicinanze di questo fiume abbiamo realizzato molte piste di servizio che con le necessarie sinergie con Regione e Comuni sono state trasformate successivamente in percorsi verdi ciclabili, contribuendo a rafforzare il turismo ambientale che caratterizza la nostra regione. Credo che tutta l’asta del Tevere, opportunamente valorizzata, possa diventare un punto di attrattiva per i turisti che amano immergersi in un ambiente bello e sano”.

I lavori si sono conclusi con l’auspicio dell’integrazione delle iniziative intraprese dalle singole amministrazioni e dai privati. Valorizzando l’intera regione Tiberina si può raggiungere il traguardo del riconoscimento di patrimonio dell’Umanità.
 

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