PERUGIA - Nella giornata del 31 gennaio 2017 una rappresentanza della Flc Cgil Umbria, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, insieme alle rappresentanze delle altre regioni interessate dal terremoto, Marche, Abruzzo e Lazio, sono state ricevute al Miur per un confronto sulle diverse criticità con le quali le istituzioni scolastiche, universitarie e dell’Alta formazione sono costrette quotidianamente a fare i conti.

Si è sottolineato innanzitutto che in Umbria:

- le verifiche in corso degli indici di vulnerabilità sismica documentati a cura degli Enti proprietari delle scuole pubbliche del territorio regionale restituiscono un quadro assolutamente inadeguato e preoccupante;

- accanto alla drammatica situazione delle scuole dell’area di Norcia, al di fuori dal cratere sismico individuato, sono presenti scuole totalmente inagibili, da demolire e ricostruire totalmente;
- il sisma ha provocato una dispersione degli studenti delle zone più colpite su tutto il territorio regionale, consegnando difficoltà e soprattutto disagio, anche ad istituzioni scolastiche della provincia di Perugia e di Terni ubicate fuori dal cratere sismico.

Nel documento consegnato ai rappresentanti del Miur, con riguardo allo specifico dell’attività lavorativa di tutti gli operatori della scuola, sono stati richiesti i seguenti interventi:

- la validazione dell’anno scolastico anche se si scendesse sotto i 200 giorni di lezione previsti dalla legge, e del superamento del periodo di prova per i neoassunti anche in mancanza dei 120 giorni di lezione previsti dalla legge;

- lo slittamento del termine previsto per le iscrizioni degli studenti;

- la deroga al numero di alunni previsto per la costituzione delle prime classi e delle classi intermedie;
- il congelamento dell’organico regionale comprensivo di quello aggiuntivo disposto in occasione degli ultimi eventi sismici;
- la salvaguardia della titolarità per i docenti perdenti posto nelle aree interessate e la previsione di una precedenza per docenti e Ata che si ricongiungono a familiari nelle medesime zone;
- la stabilità del personale Ata e la deroga al divieto di sostituzione di detto personale in caso di assenza;
- la deroga termini per adempimenti (molestie burocratiche) delle segreterie scolastiche in tema di digitalizzazione e dematerializzazione (la segreteria dell’Istituto di Norcia funziona negli spogliatori della palestra inagibile);
- la conferma del numero di autonomie scolastiche attualmente esistenti;
- l’accesso per il personale alla busta pesante;
- la previsione di incentivi per i destinatari di supplenza nelle scuole delle zone più colpite;
- la deroga al numero di giorni previsto per gli studenti (già preoccupati per lo svolgimento degli esami conclusivi) in alternanza scuola-lavoro nelle zone colpite;
- la considerazione, in materia di valutazione dirigenziale, del lavoro che i Dirigenti Scolastici delle zone più colpite stanno svolgendo;
- la necessità, infine, di garantire la stabilità della Dirigenza dell’Ufficio Scolastico Regionale e il funzionamento a pieno organico dello stesso ufficio.

I rappresentanti del Miur hanno riferito che alcune questioni verranno portate già al prossimo Consiglio dei Ministri e sulle altre hanno manifestato la necessità di una attività di studio, in ragione della loro complessità tecnica, fermo restando la disponibilità a proseguire il confronto con le organizzazioni sindacali.

Condividi