PERUGIA - Sono stati oltre mille e 400 gli interventi compiuti dai vigili del fuoco nel marscianese colpito dal terremoto un anno fa. Lo ricorda lo stesso corpo. Nell'immediato, dopo i primi momenti di paura per i crolli fortunatamente senza danni a persone (solo un italiano e uno straniero leggermente contusi mentre fuggivano), sono iniziati i sopralluoghi dai quali e' emerso che la maggior parte dei danni al patrimonio edilizio era concentrata nel comune di Marsciano. I centri di Spina, San Biagio della Valle,Castiglione della Valle, S. Apollinare sono stati dichiarati totalmente inagibili. Lesioni, seppur di minore entita', sono state riscontrate anche ad alcuni edifici di Mercatello di Marsciano, Mugnano, Capanne e Montepetriolo di Perugia, e nei comuni di Collazzone, Corciano, Piegaro, Deruta, Fratta Todina, Montecastello di Vibio, Magione, Torgiano, San Venanzo, e Citta' della Pieve. Circa 600 le persone che per la prima notte sono rimaste senza abitazione e per le stesse sono state allestite dalla protezione civile locale e regionale strutture di accoglienza presso alcuni edifici di uso pubblico. Immediate verifiche sono state compiute dai vigili del fuoco alla struttura del carcere di Capanne (Perugia) e in alcune grandi strutture commerciali di Corciano. Immediato e' stato anche invio sul posto di tutte le squadre dei vigili del fuoco disponibili sul territorio provinciale per rispondere alle numerose richieste pervenute al 115. Rafforzato poi il dispositivo della sala operativa, con attivazione di tutti i funzionari tecnici e richiamo di personale libero dal servizio. I vigili del fuoco sono stati poi impegnati in attivita' di assistenza in loco alla popolazione per portare all'esterno degli edifici gli occupanti che avevano difficolta' a deambulare e per evacuare una casa di riposo con numerosi anziani. Nelle frazioni di Spina e di S. Biagio della Valle (le piu' colpite dal sisma) e' stato quindi dislocato un automezzo adibito a posto di comando avanzato e un furgone logistico per raccogliere in loco le prime istanze dei cittadini. Alle 19 del giorno del sisma alla sala operativa del 115 erano arrivate oltre 300 richieste di soccorso, verifiche, rimozione materiali, recupero oggetti e assistenza a disabili ed anziani. L'attivita' dei vigili del fuoco nei giorni successivi al terremoto. Con l'iniziale raddoppio dei turni per il personale di servizio e con la successiva integrazione del dispositivo di soccorso con sole 40 unita' - sottolinea ancora il corpo - e' stato possibile fronteggiare le numerose richieste di soccorso. I funzionari del comando di Perugia a cui si sono aggiunti per alcuni giorni altri sei provenienti da altri uffici e strutture hanno affiancato i tecnici della Regione Umbria nelle Commissioni per la valutazione dei danni agli immobili. In tema di raccordo e' stata assicurata la presenza di una unita' dei vigili presso la sala operativa della Regione Umbria dove sono state gestite le verifiche per gli edifici interessati dal sisma negli altri Comuni. Con le specifiche conoscenze di alcune unita' in servizio presso il comando provinciale vigili del fuoco di Perugia e' stata utilizzata la cartografia sperimentale prodotta con il sistema Tas (Topografia applicato al soccorso). E' stata anche pianificata l'attivita' del personale Saf per interventi di rimozioni di parti pericolanti e per la messa in sicurezza con cerchiature di strutture in elevazione con l'impiego delle autoscale e di alcune piattaforme aeree messe a disposizione dal Comune di Marsciano. Con il personale Saf sono stati fatti diversi lavori di cerchiaggio con supporti in legno e cavi di acciaio di campanili e torri, interventi che hanno singolarmente richiesto l'impegno dei vigili del fuoco per alcuni giorni. Tra gli interventi considerati piu' significativi quello a Compignano per la messa in sicurezza dell'imponente campanile della chiesa, ma anche a San Biagio della Valle sulla Torre Campanaria sul Torrino e sul fabbricato del circolo ricreativo. Sono appena iniziate invece le operazioni per la messa in sicurezza nel centro storico di Spina per una torre e per un fabbricato in via Pulimanti le cui mura perimetrali sono in precarie condizioni e minacciano di cadere sulla sottostante via pubblica. Altri interventi sono stati compiuti nelle scuole delle frazioni di Papiano e di Schiavo con alcune opere provvisionali. Per facilitare la ripresa delle attivita' didattiche sono stati compiuti alcuni lavori per il recupero ed il trasloco degli arredi presso altre strutture. In questo contesto per favorire un positivo reinserimento degli alunni nelle nuove scuole e per il rientro nelle aule gia' utilizzate e' stato predisposto un programma che prevede incontri diretti con rappresentanti della Croce rossa italiana e dei vigili del fuoco coinvolgendo anche il personale dell'Associazione nazionale vigili in congedo. A seguito di riunioni con i responsabili della Soprintendenza ed in relazione alla elevata consistenza numerica degli edifici e delle strutture sottoposte a vincolo conservativo e' stato istituito un Gts (Gruppo tecnico di supporto) che ha pianificato alcuni interventi di prima messa in sicurezza ritenuti di particolare valenza ed interesse anche al fine del riutilizzo di alcune abitazioni del centro storico e per consentire il successivo ingresso alle imprese edili. Nei primi giorni dopo il terremoto sono stati impegnati oltre 25 mezzi dei vigili del fuoco e cinque autoscale. Dai primi giorni dell'anno sono una ventina i mezzi giornalmente in zona operativa.

 

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