TERNI - Abbiamo appreso senza stupore, che alla lunga lettera inviata da USB Lavoro Privato di Terni al Presidente dell’AURI ed ai Sindaci del territorio non ha risposto la Cosp Tecno Service, azienda chiamata in causa, ma due sindacati che proprio non ce la fanno ad ammettere la propria sconfitta, derivante dal nulla assoluto ottenuto sul versante della sicurezza sul lavoro, come su altri aspetti di tutela dei lavoratori, delle lavoratrici e dei cittadini, dopo ben “15 incontri” con l’azienda medesima.

Ad USB Lavoro Privato si contesta la richiesta di applicazione di un CCNL che non abbiamo sottoscritto: ciò è esplicativo della collateralità di quei sindacati con la parte datoriale, ormai talmente radicata da averne perso addirittura la percezione, come il non aver minimamente compreso che anche questo serve ad USB per dimostrare ai lavoratori quante siano le conquiste perse e come si siano resi complici del dumping contrattuale, insieme a tutti quei sindacati che si affrettano a firmare i contratti collettivi, sia nazionali che di secondo livello.

È comunque un fatto inequivocabile che, solo dopo la lettera inviata da USB, e non certo a seguito dei 15 incontri con l'azienda, che negli ultimi giorni si siano tenuti sopralluoghi nei cantieri dell'igiene ambientale da parte del RSPP, con riscontri puntuali delle gravi carenze da USB segnalate.

Quei due sindacati si permettono anche di fare improprie illazioni sull’assenza di iscritti ad USB Lavoro Privato nell’Azienda in questione, pensando di apparire sarcastici e non comprendendo invece che, così facendo, sottolineano ancor più l’inconsistenza della propria azione.

Infatti se un sindacato che non partecipa alle trattative conosce meglio e più approfonditamente la situazione difficile in cui operano i lavoratori, più di coloro che si vantano di sedere ai tavoli, ebbene, due domande sull’assenza ed insussistenza della propria azione bisognerebbe farsele.

Poi però bisognerebbe anche essere capaci di darsi e dare ai lavoratori delle risposte. E qui sorge il vero problema!

Restiamo infatti convinti che solo un'azione sindacale tenace, pianificata e che vada nella direzione della lotta per il miglioramento delle condizioni lavorative e salariali sia la miglior risposta da dare ai lavoratori.

Se ciò non è mai avvenuto, i lavoratori sapranno individuare le motivazioni e sapranno darsi le risposte adeguate.

Dal nostro canto, noi andiamo avanti e torniamo a sollecitare la proposta di convocazione di un tavolo di confronto con l'Auri, per poter finalmente analizzare e contrastare tutte le eventuali forme di sfruttamento che, per la logica del profitto, fanno scaricare sulla pelle dei lavoratori i costi di gestione di tale appalto.

Condividi