TERNI - In apertura dei lavori del Consiglio di oggi il segretario comunale ha dato lettura in aula delle dimissioni del consigliere Andrea Cavicchioli (Pd) e subito dopo si è proceduto alla surroga del consigliere dimissionario con il primo dei non eletti della lista del Partito Democratico, ovvero Gianfranco Teofrasti. La surroga e la sua immediata esecutività sono state poi approvate all'unanimità dal consesso.

Il presidente del consiglio comunale ha anche comunicato all'aula che il gruppo del Partito Democratico aveva già provveduto a indicare il suo nuovo presidente nella persona del consigliere Francesco Filipponi (NELLA FOTO).

Intervenendo per la presentazione degli atti politici, Francesco Ferranti (FI) ha poi illustrato la proposta d'atto d'indirizzo contro l'aumento delle imposte, dando notizia che l'atto, oltre ad essere sottoscritto dai consiglieri di Forza Italia e da Franco Todini, lo stesso era stato firmato anche dai presidenti di tutti i gruppi d'opposizione. Una richiesta d'iscrizione al primo punto dell'ordine del giorno dell'atto medesimo è stata però respinta a maggioranza dal consesso.

Di Girolamo: “Gli eventuali nuovi atti sul riequilibrio passeranno per il Consiglio”.

“Il piano all’attenzione delle Sezioni Unite della Corte dei Conti è quello che ha fatto tutto il percorso previsto dalla legge e confermiamo che qualunque eventuale altro atto che l’amministrazione comunale intendesse prendere rispetto al piano di riequilibrio sarà posto all’attenzione del consiglio comunale, così come richiedono la legge e la politica”. E’ quanto ha detto successivamente il sindaco Leopoldo Di Girolamo rispondendo ad un’interrogazione illustrata in aula da Enrico Melasecche.

Il sindaco ha anche confermato le informazioni da lui già rese con una sua nota nei giorni scorsi rispetto al rinvio dell’udienza del 22 novembre ed ha fatto notare che la questione dei piani di riequilibrio finanziario degli enti locali “è all’attenzione del governo e del parlamento fin dal 2012 perché si evidenziano diverse criticità nelle procedure e nell’integrazione con le norme della contabilità della finanza locale. Non per  niente – ha aggiunto - in tutte le leggi finanziarie che si sono succedute sono state adottate norme che hanno cambiato le regole. Anche ora sono all’attenzione ulteriori correttivi e il Governo si è detto attento e disponibile ad esaminare a valutare le proposte dell’Anci e presentarle nel maxiemendamento”.

Riprendendo la parola, Melasecche si è detto assolutamente insoddisfatto della risposta fornitaglia, chiedendo l’accesso ai documenti predisposti dagli avvocati del Comune “pagati con i soldi dei cittadini” per chiedere un eventuale rinvio.

Melasecche ha quindi affermato che le “dimissioni del capogruppo di Cavicchioli sono di fatto un atto di sfiducia nei confronti del sindaco stesso”.
  

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