TERNI - Il consiglio comunale nella serata di oggi ha votato all'unanimità un atto di indirizzo sugli "Studi approfonditi per accertare la stabilità dell’abitato di Piediluco".

Il documento premette che "secondo la perizia tecnica del tribunale superiore delle acque, 'tutto il centro abitato' di Piediluco è interessato da estesi 'fenomeni di scivolamento verso il lago'; che sempre secondo la perizia tecnica del tribunale superiore delle acque, la responsabilità di tali fenomeni a Piediluco è: "diretta conseguenza delle oscillazioni del livello conseguente i prelievi d'acqua a scopo idroelettrico, che produce un effetto finale oggettivamente ed incontestabilmente negativo...un progressivo ed inarrestabile impoverimento della stratigrafia del terreno di fondazione; che anche nella relazione tecnico descrittiva del “programma di interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico del Comune di Terni – Lavori di consolidamento delle sponde del lago di Piediluco – I° Stralcio “, si afferma che a seguito dei sopralluoghi effettuati sono stati evidenziati segni di dissesti strutturali causati anche dalle continue variazione del livello delle acque lacustri, con escursioni giornaliere di circa 1m., causate dall’uso della centrale idroelettrica posta a valle del bacino. Tali variazioni hanno conseguentemente causato fenomeni di erosione del terreno ed il trasporto di materiale solido lungo le sponde del lago; che alcuni residenti, nove anni fa, si sono rivolti alla Magistratura –prima al Tribunale delle acque, poi al Tar, entrambi poi dichiaratesi non competenti. Ancor oggi, dopo quasi due lustri, i residenti stanno attendendo che il Tribunale civile di Terni sciolga la riserva di giudizio. I ricorrenti reclamano risarcimenti per svariati milioni di euro; che sono sempre più evidenti le lesioni delle strutture portanti di numerosi edifici, alcuni dei quali dovrebbero essere posti in sicurezza per evitare addirittura il 'collasso strutturale";
Il documento prosegue considerando "che in passato per i Lavori di consolidamento delle sponde del lago di Piediluco nell’ambito della programmazione all’art. 31 della L.183/89 e dell’art. 9 della L. 253/90 il Ministero delle LL.PP. Sono stati effettuati con cospicue risorse economiche pubbliche.

E' impensabile e grottesco, finanziare la messa in sicurezza di Piediluco con soldi pubblici, come si è largamente fatto finora, visto che il danno pare sia soprattutto provocato da multinazionali private; che esiste la possibilità che sopraggiungano fattori terzi come eventi sismici ad aggravare la situazione strutturale delle abitazioni di Piediliuco e ad aumentare i già considerevoli rischi per l’incolumità per i residenti.
che tra le cause del dissesto svariate perizie tecniche individuano tra le concause la quotidiana variazione di livello determinata dall’utilizzo delle acque dello specchio lacustre quale bacino di carico a servizio delle centrali elettriche ex Enel.
che la summenzionata tesi è confermata anche da una ulteriore perizia effettuata dal Comune di Terni nella relazione tecnico descrittiva del “programma di interventi urgenti per la riduzione del rischio idrogeologico".
Infine l'atto di indirizzo impegna il sindaco e la giunta "affinché il Comune avvi un percorso di approfondite indagini per accertare lo stato e le cause del dissesto dell’abitato e quindi perimetrare una decisa area da consolidare, al fine di accedere ai finanziamenti previsti dalle normative nazionali ed europee; affinché il Comune di Terni faccia tutto quanto è in suo potere per far si che i concessionari idrolettrici privati risarciscano in funzione della loro parte di responsabilità; ad avviare i lavori urgenti indispensabili a migliorare le condizioni di stabilità delle sponde del lago di Piediluco; a chiedere alla Regione Umbria i necessari finanziamenti per avviare immediatamente sia le attività di studio sia gli interventi di risanamento e consolidamento delle sponde del lago".

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