Terni/ Stagione di Prosa: al Secci atti unici di Eduardo De Filippo
TERNI - Martedì 3 e mercoledì 4 marzo, alle 21, al teatro Secci di Terni, nell'ambito della Stagione di prosa del Comune di Terni e del Teatro Stabile dell'Umbria, Carlo Cecchi dirigerà e interpreterà due atti unici di Eduardo De Filippo, “Dolore sotto chiave” e “Sik Sik l'artefice magico”.
Per le prenotazioni si può prenotare telefonicamente, al botteghino telefonico regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
“Dolore sotto chiave”. In scena il tema della morte, affrontato da Eduardo in tante sue opere, in chiave comica, seria o semiseria. Lucia, sorella di Rocco, per molti mesi nasconde al fratello – nel timore che questi possa compiere un atto inconsulto - l'avvenuta morte della moglie Elena e finge di occuparsi delle cure della donna, gravemente malata. Rocco, esasperato dalla interminabile agonia di lei, in una crisi di rabbia entra a forza nella stanza della malata e la scopre vuota. Lucia gli rivela l'amara verità: la moglie è morta da tempo, mentre lui era in viaggio per lavoro. Comincia qui un alternarsi di responsabilità e accuse fra i due fratelli.
“Sik-Sik l’artefice magico”. Scritto nel 1929, è uno dei capolavori del Novecento. Sik-Sik (in napoletano, sicco significa secco, magro e, come racconta lo stesso Eduardo, si riferisce al suo fisico) è un illusionista maldestro e squattrinato che si esibisce in teatri di infimo ordine insieme con la moglie Giorgetta e Nicola, che gli fa da spalla. Una sera il compare non si presenta per tempo e Sik-Sik decide di sostituirlo con Rafele, uno sprovveduto capitato per caso a teatro. Con il ripresentarsi di Nicola poco prima dello spettacolo e con il litigio delle due spalle del mago, i numeri di prestigio finiranno in un disastro e l’esibizione si rivelerà tragica per il finto mago, ma di esilarante comicità per il pubblico.
Con più di 450 repliche solo a Napoli, lo spettacolo ebbe un successo enorme. Eduardo reinterpretò Sik-Sik alla fine della sua carriera; recitò per l’ultima volta al Teatro San Ferdinando di Napoli nell’aprile del 1979 e nel 1980, al Manzoni di Milano, affiancato dal figlio Luca e da Angelica Ippolito.
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